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Caldo e siccità in Europa: in Francia scarseggiano i fiori per i profumi, in Spagna l'ortofrutta

Coldiretti fa il punto sui danni all’agricoltura. Nell’ultimo inverno temperatura media più alta di quasi un grado e mezzo



ROMA. Il caldo anomalo e la perdurante siccità che ha colpito l'Europa impattano sulle produzioni agricole, in particolare in Francia, dove crescono le difficoltà per le produzioni di fiori da destinare ai raffinati profumi, e in Spagna, dove per la mancanza di precipitazioni non ci sono le ghiande per alimentare i maiali destinati al prelibato Pata negra e a soffrire sono anche le esportazioni di ortofrutta.

E' quanto sottolinea la Coldiretti nel ricordare, in base ad una sua analisi su dati Noaa (il National Climatic Data Centre) che questa situazione si presenta dopo un inverno classificatosi dal punto di vista climatologico come il quinto più caldo a livello planetario con una temperatura combinata della terra e della superficie degli oceani superiore di +0,90 gradi alla media del ventesimo secolo.

Una conferma della tendenza al surriscaldamento - sottolinea la Coldiretti - viene dai dati dell'Europa dove la temperatura media dell'ultimo inverno è stata addirittura di 1,44 gradi superiore alla media della stagione 1991-2020 sulla base dei dati del sistema europeo Copernicus Climate Change Service (C3S) che evidenzia anomalie del clima nei diversi Paesi del Vecchio Continente. In tutta Europa - precisa l'organizzazione agricola - le temperature sulla terraferma dell'inverno e del 2022/2023 sono state prevalentemente superiori alla media con valori che in Gran Bretagna sono stati superiori di 0,2 gradi la media mentre in Germania l'anomalia è stata addirittura di 1,5 gradi. 













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