il caso

Consigliere di Verona assolto per il saluto fascista, protestano gli ex deportati

Il gesto in aula era rivolto alle attiviste di «Non una di meno». Chiesti 4 mesi ma per il tribunale «il fatto non sussiste» (foto archivio)



VERONA. Il Tribunale di Verona ha assolto "perché il fatto non sussiste" Andrea Bacciga, all'epoca dei fatti consigliere comunale della Lega, accusato di apologia del fascismo per avere fatto il saluto romano verso il pubblico durante una seduta del Consiglio comunale.

Nel luglio 2018 Bacciga si era rivolto con il braccio teso verso alcune attiviste di "Non una di meno", che per protestare contro due mozioni proposte dalla Lega per lasciare alle associazioni tradizionaliste più libertà nel contrastare l'aborto, e per l'attuazione di un programma di "sepoltura dei bambini mai nati", si erano presentate nell'aula consiliare indossando vestiti simili a quelli della serie tv "The Handmaid's Tale".

Il processo contro il consigliere leghista era stato avviato su esposto-querela di Non una di meno Verona, dell'Aned e dell'Anpi. "E come ci si può meravigliare di questa assoluzione, nella città in cui poco più di un mese fa Luca Castellini di Forza Nuova è stato assolto 'perché il fatto non costituisce reato' per una 'innocente' dedica ad Adolf Hitler della festa pubblica del Verona Hellas, se un 'amichevole' saluto romano è considerato alla stregua di un buongiorno, un Ciao ciao, un motteggio tra amici/nemici?", ha commentato in una nota l'Aned, Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti. 













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