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Francia, la riforma delle pensioni è legge. Notte di scontri e arresti

La polizia insegue i manifestanti in diversi quartieri di Parigi, oltre 150 fermi. Cassonetti dati alle fiamme

PARIGI


PARIGI. Notte di guerriglia urbana e arresti in tutta la Francia dopo che ieri (20 marzo) il governo si è salvato in parlamento per soli 9 voti dalla mozione di censura "salvando" così la contestatissima riforma delle pensioni voluta dal presidente Macron. La riforma delle pensioni è legge: aumenta l'età minima per la pensione da 62 a 64 anni.

Cortei spontanei e improvvisati in diversi quartieri di Parigi gridando "La piazza è nostra", inseguiti dalla polizia. I gruppi hanno incendiato cassonetti e danneggiato vetrine, la polizia ha reagito con cariche e sparando lacrimogeni.

Oltre 150 persone sono state fermate nella capitale dove secondo Tf1 quasi 2.000 agenti sono stati impegnati a mantenere l'ordine. Oltre a Parigi e Strasburgo, manifestazioni sono avvenute a Digione, dove circa 200 persone hanno manifestato, alcune col volto coperto e incappucciate, gridando "odiamo la polizia". La manifestazione è stata dispersa intorno alle 21 e la polizia ha effettuato due fermi. A Lione, circa 500 manifestanti, molti dei quali giovani, si sono radunati intorno alle 20:30 in Place Guichard e hanno attaccato la polizia lanciando oggetti, prima di disperdersi in diversi gruppi in diversi quartieri. Un primo bilancio della prefettura riportava due fermi. Due fermi a Saint-Etienne, mentre a Voiron, nell'Isère, è stata vandalizzata, secondo la prefettura, la residenza della deputata di MoDem Élodie Jacquier-Laforge. I manifestanti erano anche diverse centinaia a Lille davanti alla prefettura, dove hanno fischiato e fischiato quando hanno saputo della bocciatura della mozione di sfiducia. "Sta per esplodere", cantavano, "Luigi XVI l'abbiamo decapitato, Macron ricominceremo".













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