IL CASO

Germania: manoscritti di Hitler venduti all'asta per 190 mila euro

Il direttore della casa d'aste: "Conosco gli acquirenti, non sono neonazisti"

BERLINO


BERLINO. Sono stati venduti i manoscritti di Adolf Hitler, messi all'asta dalla casa bavarese Hermann Historica. Lo conferma il direttore, Bernhard Pacher, che aggiunge di conoscere molto bene gli acquirenti: "Posso garantire che non sono finiti nelle mani di neonazisti".

"Complessivamente sono stati acquistati per la cifra di 189.500 euro, più il 25% per l'aggiudicazione: i 3 clienti dovranno pagare quindi complessivamente 228 mila euro", riferisce.

All'asta erano stati messi sette manoscritti: "quattro sono stati comprati da una persona, che la settimana prossima renderà pubblica la cosa, per poi donarli molto probabilmente ad un museo, che non avrebbe avuto i soldi per acquistarli". Si tratta di una figura nota, di madrelingua inglese, ma Pacher aggiunge "non posso rivelare né il nome né la nazionalità, per contratto". Fra i manoscritti c'era anche un discorso pronunciato da Hitler nel '39, davanti ai tenenti dell'esercito tedesco: il Fuerher avvertiva di voler "risolvere il problema ebraico", e chiedeva di prepararsi alla guerra. Questo documento è stato ceduto per 34 mila euro.

Nei giorni scorsi, in vista dell'asta, il presidente delle organizzazioni ebraiche in Europa, il rabbino Menachem Margolin, aveva aspramente criticato Hermann Historica, chiedendo che l'asta fosse "boicottata". Ciò che è appartenuto a Hitler e alla sua epoca "non deve avere alcun mercato", aveva affermato.













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