il caso

Giovane investita dal camion dei vigili del fuoco, condannato l’autista: scoppia la polemica fra gli operatori del soccorso

La ragazza stava attraversando la strada con gli auricolari per la musica alle orecchie e non si era accorta dell'arrivo del mezzo a sirene e lampeggianti accesi. I sindacati dei vigili del fuoco sul piede di guerra: «Sentenza grave che vale per tutte le forze dell’ordine»



BOLOGNA. Sta suscitando polemiche tra i sindacati dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine una sentenza della Cassazione che ha condannato in via definitiva un pompiere, autista di un'autopompa che nel 2013 investì e ferì una ragazza a Modena.

Una 20enne, scesa da un autobus, attraversò la strada. Il mezzo viaggiava con la sirena accesa, ma la giovane, avendo le cuffiette alle orecchie, non si accorse del suo arrivo e venne travolta e fu ricoverata in ospedale. Nei giorni scorsi la Cassazione ha confermato la condanna per lesioni al pagamento di 1.400 euro di pena pecuniaria, dopo che in primo grado l'autista era stato assolto, sostenendo che l'utente della strada è responsabile anche del comportamento imprudente altrui, purché rientri nel limite della prevedibilità. La ragazza era stata risarcita in sede civile.

Alla stampa locale il sindacato Conapo ha espresso rabbia per «un giudizio incomprensibile», «una sentenza grave che vale per tutte le forze dell'ordine». Di «surreale motivazione» parla Giovanni Morgese, segretario del Nuovo sindacato carabinieri Emilia-Romagna secondo cui la sentenza «lancia tra gli operatori un messaggio: “io speriamo che me la cavo”».













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