SYDNEY. Un gruppo di paleontologi dilettanti in Australia ha scoperto il primo scheletro fossile intatto di un elasmosauro di 100 milioni di anni fa, un predatore piscivoro della famiglia dei plesiosauri.

Con un corpo affusolato, un collo lungo fino a 15 metri, arti dotati di pinne e una bocca piena di denti a incastro come nei coccodrilli, è considerato l'anello mancante per diverse altre specie di rettili marini estinti.

La scoperta nell'entroterra del Queensland, nordest dell’Australia, è accolta con grande interesse dagli scienziati che avevano cercato finora invano un set completo di resti fossili. Il teschio del rettile marino non era mai stato finora trovato ancora attaccato al collo stesso e la scoperta permetterà ai ricercatori del Queensland Museum di capire come vivesse, quando nuotava nel vasto lago interno che un tempo copriva l'interno del continente.

Secondo il curatore di paleontologia del Queensland Museum, Espen Knutsen, la scoperta del fossile potrà risolvere i misteri che ancora circondano i plesiosauri australiani. "E' come la stele di Rosetta della paleontologia marina, poiché può fornire la chiave per svelare la diversità e l'evoluzione dei plesiosauri a collo lungo nel Cretaceo in Australia. Non era mai stato finora trovato un corpo con il collo attaccato alla testa e questo può dare la chiave per future ricerche in questo campo. Poiché il collo degli elasmosauri costituiva in lunghezza due terzi del corpo, nei fossili la testa normalmente è separata dal collo ed è quindi rarissimo trovare uno scheletro intero.

L'elasmosauro era una delle oltre 100 specie conosciute di plesiosauri che vagavano nei mari del mondo 145 milioni di anni fa, alcuni con collo corto e teste enormi e altri con una propensione a ingoiare pietre, probabilmente come zavorra.