gran bretagna

La battaglia per Archie, a 12 anni in stato vegetativo permanente

I giudici ordinano di staccare la spina, i genitori tentano l’ultima carta del ricorso alla Corte europea per i diritti umani



LONDRA. Nuovo slittamento in vista per l'avvio dell'iter per la fine del sostegno vitale ad Archie Battersbee, il 12enne inglese considerato con "alta probabilità" in stato vegetativo permanente da medici e giudici britannici, ma tuttora al centro di un drammatico braccio di ferro legale con i genitori: aggrappati alla speranza di un risveglio.

La famiglia ha infatti deciso di tentare all'ultimo minuto anche la carta di un ricorso alla Corte Europea per i Diritti Umani, cui aveva finora rinunciato visti i ripetuti rifiuti dell'istituzione di Strasburgo d'intervenire in passato in contenziosi simili.

Ricorso per il quale le era stato concesso tempo fino alle 9 di stamattina e che è stato frattanto depositato, come annunciato ai media da mamma Hollie, da papà Paul e da un loro avvocato. "Speriamo e preghiamo che la Corte Europea voglia guardare questa volta con favore ai nostri argomenti, noi non intendiamo arrenderci fino alla fine", ha dichiarato Hollie Dance a dispetto del volto segnato e in contrasto con l'apparente rassegnazione all'inevitabile mostrata ieri sera dopo l'ultimo rifiuto di una sospensiva dalla Corte Suprema britannica.
La decisione di staccare la spina - confermata dai giudici del Regno come in numerosi precedenti analoghi - era stata rinviata ieri a partire dalle 11 locali di oggi (le 12 in Italia). Ma ora appare di nuovo in standby, in attesa di notizie da Strasburgo, da parte dell'equipe del Royal London Hospital: dove Archie è ricoverato da aprile, dopo essere stato trovato privo di conoscenza in casa il 7 aprile in seguito a un incidente domestico a Southend, nell'Essex. 













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