Il caso

«No vax in terapia intensiva? Si paghino le cure». La proposta dell'assessore del Lazio

Il titolare regionale della Sanità Alessio D’Amato: «Ogni giorno in Rianimazione costa circa 1500 euro». Il sottosegretario Sileri frena: «Una provocazione. Ma è comunque una strada che può essere valutata»



ROMA. La proposta l’ha lanciata l’assessore regionale alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato in una intervista rilasciata al Messaggero: «I no vax che contraggono il Covid e finiscono nelle Terapie intensive degli ospedali del Lazio dovranno pagare i ricoveri. Queste persone che rifiutano la vaccinazione, mettendo a rischio la libertà altrui, devono assumersi la responsabilità fino in fondo delle proprie scelte e delle proprie azioni».

L’assessore D’Amato sottolinea che la proposta è in via di valutazione anche perché le spese di un ricovero in terapia intensiva non sono proprio basse: «Giornalmente ogni ricovero in Terapia intensiva costa circa 1.500 euro per degenze medie non inferiori ai 17 giorni», dice.

Apriti cielo. Le parole di D’Amato hanno scatenato un autentico polverone e a intervenire ufficialmente è il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri: «È chiaro che la proposta dell'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato sia più una provocazione ed è chiaro che è una strada che può essere valutata. Ora parlo da medico: trattiamo e curiamo tutti, anche coloro che hanno dei comportamenti a rischio. Non parlo del fumo di sigaretta e dell'alcol in eccesso, ma di chi ha incidenti stradali sotto l'uso di stupefacenti», chiarisce Sileri.

«Di primo acchito questo potrebbe essere proposto ma il nostro dovere è curare tutti, anche coloro che hanno dei comportamenti a rischio. D'Amato ha fatto un lavoro eccezionale e se ha proposto qualcosa del genere credo che abbia le sue giuste motivazioni. Non so quanto questa cosa possa essere realizzata», conclude Sileri.













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