Usa 2020: Trump, ok ad 'aiuto' straniero

'Accetterei materiale dannoso su mio rivale, non è interferenza'

WASHINGTON


(ANSA) - WASHINGTON, 13 GIU - Donald Trump si è detto pronto ad accettare da una potenza straniera eventuale materiale compromettente sul suo rivale nella corsa alla Casa Bianca nel 2020, sostenendo che non si tratta di un'azione illegale e che non sarebbe tenuto a chiamare l'Fbi. "Penso che vorrei sentire, non c'è nulla di sbagliato nell'ascoltare", ha detto ad Abc News, affermando che non sarebbe una interferenza. Proprio oggi il figlio primogenito Donald jr ha testimoniato per la seconda volta davanti alla commissione intelligence del Senato, che lo ha interrogato tra l'altro sull'incontro alla Trump Tower nel giugno del 2016 con una avvocata russa. Il capo dell'Fbi Christopher Wray ha detto ai deputati che Donald Trump Jr.

avrebbe dovuto chiamare il Bureau per segnalare l'offerta. Ma il presidente, che ha nominato Wray nel 2017, ha detto che "il direttore dell'Fbi sbaglia". Affermazioni destinate a riaprire le polemiche sulle interferenze russe nelle elezioni Usa e a rinfocolare i sospetti di collusione con Mosca.













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