L’ambizione di Sparkasse: essere punto di riferimento nel percorso verso la sostenibilità del territorio
Cassa di Risparmio-Sparkasse si è dotata di una strategia per stare al passo con i tempi e continuare ad essere vicino a famiglie e imprese, grazie ad una spiccata sensibilità per i temi della sostenibilità, dell’innovazione e della creazione di valore aggiunto per il territorio in cui opera
Un territorio sostenibile è quello che cresce economicamente senza compromettere l’ambiente ed il benessere sociale. Ma come può una banca promuoverne la crescita sostenibile? Oggi, ponendo la sostenibilità come uno degli asset strategici. Detto semplicemente: più si fa il bene del pianeta e delle sue persone, più le cose funzionano.
Anche gli affari. Quelli delle aziende ma pure quelli di chi, per dirne una, chiede un mutuo per farsi una nuova casa e scopre che se immagina di costruirsela in grado di non inquinare, consumare meno energia e durare di più nel tempo, trova condizioni più favorevoli che pensandola al contrario.
È dentro questo scenario che una banca come Cassa di Risparmio-Sparkasse ha deciso di muoversi. Da poco si è dotata di una strategia per stare al passo con i tempi e continuare ad essere vicino a famiglie e imprese, grazie ad una spiccata sensibilità per i temi della sostenibilità, dell’innovazione e della creazione di valore aggiunto per il territorio in cui opera.
Una strategia che prevede azioni concrete in ambito “ESG”, tre fattori che possono essere scomposti per spiegarli ma vanno invece tenuti strettamente insieme perché uno sostiene l’altro. E sono la tutela ambientale, lo sviluppo sociale e la governance che li sorregge operativamente. Un piano di iniziative di Sparkasse capace di produrre effetti – sia nei meccanismi di gestione interna e sensibilizzazione dei propri collaboratori rispetto alle buone pratiche - che nel contesto in cui opera favorendo operazioni immobiliari all’insegna della sostenibilità o supportando il territorio nella sua crescita culturale, che è tra gli strumenti più idonei per garantire uno sviluppo sociale sostenibile e non dispersivo di risorse e intelligenze. “Queste sono le nostre tre bussole” dice Daniela Vitali. Lei è responsabile ESG e sostenibilità del Gruppo Sparkasse.
Quali sono i tre fattori racchiusi nella formula “ESG”?
Si parla di tre aspetti: ambiente, sociale e governance. Ognuno si sostiene col contributo quotidiano dell’altro. Partiamo dall’ambiente. Guardiamo alla tutela ambientale con l’obiettivo di minimizzare il nostro impatto diretto. Intendo proprio quello concreto, legato a noi come edifici, uffici, personale, presenza sul territorio. E poi, come Banca influenziamo anche gli impatti indiretti sull’ambiente supportando i clienti nei percorsi di transizione verso una economia a bassa emissione di carbonio.
Che strumenti operativi fornite?
Soluzioni che riconoscono condizioni vantaggiose per i mutui legati ad acquisto di abitazioni sostenibili, che risultano ad alta prestazione energetica secondo i parametri Casa-Clima, ad esempio. O agevolando prestiti mirati alla riqualificazione sostenibile degli edifici. Anche per le aziende stiamo pianificando prodotti e servizi dedicati, che faranno sinergia con l’offerta di finanza agevolata già a catalogo, come ad esempio la provvista della Banca Europea degli Investimenti (BEI) con plafond specifici e dedicati ai temi green propri dell’azione per il clima e la sostenibilità ambientale.
E la gestione del risparmio?
Abbiamo integrato le preferenze di sostenibilità nei questionari di profilazione della clientela, in modo da poter gestire al meglio il portafoglio e consigliare gli investimenti più opportuni. Poi c’è l’altro aspetto ESG, quello centrale: il sociale. Sparkasse si muove su due direttrici. La prima opera intorno al benessere e allo sviluppo dei collaboratori, ad esempio agevolando percorsi di consapevolezza sui luoghi di lavoro. La seconda riguarda il sostegno alle comunità dei territori dove siamo presenti.
Nel concreto?
Abbiamo recentemente portato a termine un progetto per ridefinire la carta dei valori del Gruppo, coinvolgendo direttamente tutti i dipendenti. Inoltre, abbiamo aperto un’intensa collaborazione con il centro di competenza per la sostenibilità della Libera Università di Bolzano.
Con che obiettivi?
Da un lato percorsi di formazione destinati al personale e non solo ai livelli manageriali. Incontri formativi, ad esempio, in grado di fornire competenze per gestire aziende e clienti dentro un percorso in cui la sostenibilità sia centrale. Dall’altro abbiamo svolto una serie di incontri formativi in ambito sostenibilità a beneficio delle nostre aziende clienti coinvolte in un percorso di trasformazione ESG.
E il rapporto col territorio?
Qui Sparkasse ha deciso di intensificare con un preciso programma triennale la collaborazione e il sostegno alle tante e varie realtà a noi vicine che operano negli ambiti del sociale, della cultura e dello sport. Infine, la governance. È il meccanismo che tiene insieme gli altri due fattori. Infatti, Sparkasse si è dotata di un modello di governance per presidiare l’integrazione dei fattori ESG nei processi aziendali e nei dati per avere una macchina operativa che tiene al centro la transizione e la sostenibilità come snodo non solo dei rapporti interni ma soprattutto di quelli con i clienti e le aziende. Per questo, stiamo integrando aspetti ESG negli obiettivi delle politiche di remunerazione del management aziendale. Questi elementi sono integrati nel Piano Strategico di Gruppo. La sostenibilità è pilastro trasversale di Horizon 2026, il Piano Strategico di Gruppo. L’abbiamo voluta concretizzare in 3 obiettivi da raggiungere nel triennio 2024-2026: 50% di nuovi mutui residenziali ad alta prestazione energetica; 5mln€ di erogazioni verso la comunità; integrazione di obiettivi ESG per il top e middle management.
La sostenibilità è un impegno collettivo?
Come Sparkasse crediamo fortemente che nella sostenibilità sia fondamentale fare sistema, in modo che ognuno possa fare la propria parte e contribuire nella transizione verso un’economia a basse emissioni e impegnata nel sociale.
FINANZIARE IN MANIERA SOSTENIBILE: L’IMPEGNO DI SPARKASSE DAL PRESTITO PER LO STUDIO ALLE RINNOVABILI
Come può una banca far transitare sé stessa e la società a cui guarda tenendo insieme sostenibilità, propria mission sul piano finanziario e affiancamento a percorsi anche culturali e sociali guardandoli come un investimento per il futuro?
Con la creatività delle strategie. Ad esempio le aziende. Qui Sparkasse dice: se avete in mente di delineare le vostre direttrici di sviluppo con un chiaro focus sulla sostenibilità, ecco il nostro “Finanziamento sostenibile 5.0”. Se ancora si ritiene decisivo investire sui giovani, nell’ambito della sostenibilità sociale, nasce il prestito per lo studio. Infine l’energia, autentica sfida anche sul terreno del mercato. Qui Sparkasse manda in campo la propria consociata “Sparkasse Energy” che ha configurato già un impianto fotovoltaico, in attesa di crearne un secondo.
FINANZIAMENTO SOSTENIBILE - TRANSIZIONE 5.0
Partendo dal “Finanziamento sostenibile - Transizione 5.0” è chiaro il suo obiettivo teso a sostenere gli investimenti mediante cui le aziende ottengono i benefici economici previsti dal Piano Transizione 5.0 in termini di crediti d’imposta. Con tale finanziamento, per il quale è previsto l’utilizzo dei prodotti del credito ordinario e/o agevolato già a catalogo, Sparkasse intende offrire un ulteriore vantaggio economico per il cliente prevedendo uno sconto sulla CUT (Commissione una tantum), oppure l’azzeramento della CUT.
“Per verificare l’eleggibilità dell’investimento ai benefici del Piano Transizione 5.0 nonché per seguire tutto l’iter della domanda di agevolazione fi no alla rendicontazione della spesa e fruire del beneficio fiscale – specifica Roberto Negri, Responsabile dei Servizi Finanziari per le Imprese di Sparkasse -, le aziende clienti potranno avvalersi di propri consulenti di fiducia oppure degli specialisti del nostro partner PwC (PricewaterhouseCoopers) che, con l’aiuto del nostro team, darà supporto su tutto il processo”.
“Il Finanziamento Transizione 5.0 rientra nell’ampio progetto di sviluppo dei prodotti del credito sostenibile con cui il Gruppo Sparkasse intende supportare i clienti nel percorso di crescita in termini di sostenibilità ambientale - aggiunge Stefano Borgognoni Responsabile della Direzione Business Strategy & Development -. Nei prossimi mesi verranno lanciati, infatti, ulteriori prodotti con queste prerogative dedicati alle aziende”.
SECONDO ASSE DI AVANZAMENTO IL PRESTITO PER LO STUDIO
Sparkasse ha lanciato un’importante iniziativa volta a facilitare gli studenti universitari ad investire nel proprio percorso di formazione. La sostenibilità è un valore intrinseco nell’attività della Cassa di Risparmio-Sparkasse, che intende operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, imprese, enti, comunità, territori e ambiente.
Il Prestito per lo Studio, offerto da Sparkasse, persegue finalità di sostenibilità sociale, coerenti con il Pilastro europeo dei diritti sociali, che individua le priorità sociali dell’Unione e si propone di offrire migliori condizioni di vita e lavoro all’interno degli stati membri.
Tra queste priorità sociali, all’interno del macro obiettivo di ottenere adeguati standard di vita e benessere, è rilevante il diritto fondamentale di accesso all’istruzione, che influenza direttamente altri aspetti sociali, come il sostegno alle pari opportunità di genere e il sostegno attivo all’occupazione giovanile, nella convinzione che un diffuso innalzamento del livello delle competenze tra i giovani sia fondamentale per perseguire questi obiettivi.
Sono previste condizioni finanziarie di maggior favore del prestito, non è richiesta alcuna garanzia; il prodotto è caratterizzato da tasso di interesse molto contenuto e assenza di commissioni una tantum all’erogazione.
PRESTITO STUDENTI
Il prodotto si rivolge agli studenti di età compresa tra 18 e 40 anni finanziando le spese direttamente legate al percorso accademico e formativo, quali ad esempio retta studentesca, acquisto materiale formativo, attività legate al piano studi, costi di alloggio. Inoltre è previsto il rimborso posticipato: il pagamento delle rate inizia una volta terminati gli studi e trovata un’occupazione stabile, entro 3 anni dal conseguimento del titolo; fi no a quel momento lo studente dovrà restituire mensilmente solo piccole quote di interessi.
L’ENERGIA
Cassa di Risparmio ha messo a segno un altro importante risultato in tema di transizione energetica: La società controllata Sparkasse Energy ha messo in produzione il primo di due impianti fotovoltaici, al fine di coprire il fabbisogno di energia elettrica dell’intero gruppo bancario. Infatti, la banca ha recentemente completato la realizzazione e la messa in produzione del primo dei due impianti fotovoltaici, mentre il secondo entrerà in funzione entro l’estate.
La potenza complessiva dei due parchi solari sarà di 8 MegaWatt e consentirà non solo di coprire il fabbisogno di energia elettrica dell’intero gruppo bancario (3 sedi e 170 filiali con spazi che occupano una superficie complessiva di circa 100.000 mq), ma anche di compensare indirettamente le emissioni atmosferiche legate all’utilizzo residuale di impianti di riscaldamento/raffrescamento a gas che, nel corso dei prossimi anni, verranno sostituiti con pompe di calore.