Articolo offerto da

La sostenibilità è appesa a una fune

Studi comparativi tra i vari mezzi di trasporto evidenziano che i moderni impianti di risalita sono quelli con la minore impronta carbonica



Ecologia, equità, economia: è attorno a questi tre assi che le stazioni sciistiche stanno negli ultimi anni progettando e articolando il loro lavoro. Perché se non vogliamo “fermare” lo sviluppo, la sfida è cercare di metterne in pratica uno alternativo: e in questo senso le nuove tecnologie possono offrire risposte molto interessanti, conciliando rispetto per l’ambiente e sviluppo economico. Un nodo fondamentale in questo senso riguarda la mobilità: la maggior parte degli sciatori, infatti, raggiunge le località sciistiche a bordo della propria auto. Una soluzione praticata da diversi comprensori è quindi quella di mettere a disposizione delle navette gratuite, ma occorrono misure più massicce e strutturali: da un lato attraverso il potenziamento dei sistemi di trasporto pubblico, dall’altro integrando questi ultimi con altre soluzioni “ecologiche”, come ad esempio gli stessi impianti funiviari. L’obiettivo dovrebbe essere quello di limitare al massimo e addirittura azzerare l’uso delle auto, spostandosi con autobus e funivie. Sono soprattutto le funivie a rappresentare le soluzioni più interessanti: nel quadro complessivo dell’impatto ambientale, infatti, la funivia si distingue come soluzione di mobilità ecologica. Presumendo una durato in servizio di 30 anni, diversi studi recenti hanno messo in luce che, rispetto agli altri mezzi di trasporto, l’impianto a fune produce meno di un quarto delle tonnellate di biossido di carbonio equivalente. In altre parole, presente la minore impronta di CO2.

Tecnologia Doppelmayr al servizio dell’ambiente

Ecco i  nuovi impianti realizzati in regione: alla base, efficienza, sicurezza, sostenibilità e innovazone

Nuova funivia da Tires a Carezza

Dall’inverno 2021/22, su un tracciato di 3,7 km, entrerà in funzione la nuova funivia a 60 posti che collega la Val di Tires con il Catinaccio. Dalla località di San Cipriano porterà, in soli 8 minuti, alla Malga Frommer nell’area sciistica Carezza Dolomites e all’area escursionistica del Catinaccio. Il progetto, nato in un’ottica di eco sostenibilità, si propone di consentire uno sviluppo turistico della valle di Tires evitando nel contempo il traffico automobilistico sul Passo Nigra, con una portata prevista di 400 persone per ora per direzione. Il nuovo impianto, progettato e realizzato negli stabilimenti Doppelmayr di Lana, sarà pronto per metà gennaio 2022.

Sicurezza e rispetto ambientale

Il sistema a doppia fune portante adottato per la nuova funivia ha il grande vantaggio di avere le funi stabilizzate da supporti distribuiti lungo la linea (cavallotti); questo limita notevolmente il movimento laterale delle funi anche in condizioni di vento forte (fino oltre 80 km/h), migliorando la sicurezza e il comfort di marcia. Come per la cabinovia König Laurin, realizzata nel 2020, le stazioni di valle e monte saranno interrate, lasciando visibili solo i punti di ingresso e uscita: un’idea del celebre architetto altoatesino Werner Tscholl, autore del progetto. Pedane mobili, presenti in entrambe le stazioni, si sposteranno automaticamente in modo reciproco per far entrare le cabine in arrivo, riducendo la larghezza delle strutture. Terrazza panoramica Questa sarà la prima funivia d’Italia, nonché una delle poche al mondo, con una terrazza panoramica sull’imperiale delle cabine, che consentirà a 10 persone di viaggiare all’aperto godendosi il panorama del Catinaccio “con il vento nei capelli”.

Sicurezza in primo piano

L’impianto di Tires è il secondo realizzato con la tecnologia “soccorso integrato”, che garantisce di riportare in stazione le vetture anche in caso di guasti tecnici importanti, evitando al massimo di dover ricorrere alla calata dei viaggiatori o al salvataggio tramite carrelli di soccorso. Ogni impianto di questo tipo è stato analizzato e ripensato in tutte le sue parti principali, con soluzioni tecniche che consentono la movimentazione dei veicoli anche in emergenza, come doppi cuscinetti, doppi gruppi elettrogeni, doppi sistemi di controllo. Sono presenti telecamere, microfoni e citofoni all’interno delle cabine e sul carrello con comunicazione audio, tra cabina e locale comando, bidirezionale. Eliminate anche le ormai famose teste fuse di ancoraggio nel carrello, in quanto l’anello di fune traente è chiuso e sovradimensionato, come nelle seggiovie e cabinovie.

Cabinovia Kanzel a Solda

La nuova cabinovia sostituisce una vecchia seggiovia biposto nell’area sciistica di Solda, servendo le piste “Kanzel” e “Rosim”. Per la sua ubicazione in fondovalle questo impianto potrà essere frequentato dagli sciatori specialmente nelle giornate di brutto tempo e vento che sconsigliano la salita al Madriccio, sciando in una zona protetta dal bosco. Si tratta di un impianto di ultima generazione D-Line, particolarmente silenzioso, confortevole e rispettoso dell’ambiente. Grande importanza è stata attribuita a un nuovo design con finiture perfette, combinate con l’innovazione tecnica. Per il comfort dei passeggeri e del personale, questa nuova generazione di impianti a fune è stata progettata per livelli di rumorosità e vibrazioni estremamente bassi.

Sviluppo sostenibile con le funivie

Nello sviluppo dei progetti, gli ingegneri Doppelmayr attribuiscono grande importanza all’efficienza in termini di spazio e di risorse. In montagna, ciò significa in particolare integrazione armoniosa delle funivie nel paesaggio e risparmio energetico. Come modalità di trasporto, anche nelle città, i vantaggi delle funivie sono evidenti. La mobilità elettrica con zero emissioni di gas di scarico e occupazioni del suolo minime danno alle funivie vantaggi significativi rispetto ad altri mezzi di trasporto, in termini di sostenibilità. Doppelmayr ha sviluppato un calcolatore di CO2 che fornisce valutazioni del ciclo di vita (LCA) specifiche per ogni progetto, per rendere tutto ciò trasparente.

www.doppelmayr.com

VAI AL PROSSIMO ARTICOLO DELLO SPECIALE