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SPECIALE NEVE

Sulla Plose la nuova pista “Crazy horse” dedicata a Erwin Stricker

Al celebre campione, la sua montagna di casa dedica un tracciato nero con cambi di ritmo spettacolari. Una novità tutta da provare, assieme alle altre piste della Plose



Le piste della Plose sono accarezzate dal sole per l’intera giornata e capaci di regalare superbi panorami che spaziano dalle Odle al Sass da Putia e al Sasso Piatto, fino a raggiungere i profili della Marmolada e dello Sciliar. Con i suoi oltre 40 chilometri di piste per la discesa, la Plose è anche il “tempio” del leggendario campione: lo soprannominarono “crazy horse” perché era il più scatenato e pazzo dell’allora valanga azzurra. Erwin Stricker ha tracciato qui le prime curve della sua carriera sciistica. Da innovatore quale era dimostrò un’attenzione particolare agli accorgimenti tecnici volti a migliorare le performance sportive e la sicurezza. Per prevenire le inforcate in slalom, s’inventa ed applica la punta ad uncino ai suoi sci; introduce poi l’uso dei bastoncini curvi per la discesa libera, le ginocchiere e i caschi a protezione integrale. A lui la sua montagna di casa dedica un tracciato nero nuovo tutto da sciare. La pista n. 18, numero del suo pettorale alla prima gara cittadina sulla Plose, scende per circa 1200 metri ed è una “nera” con almeno tre cambi di ritmo spettacolari, brevi tratti pianeggianti per riprendere fiato e un manto nevoso molto ben preparato. La pista in onore di Erwin Stricker sulla Plose chiama a gran voce!

Proposte slow-snow per scoprire il territorio

Chi lo ha detto che sulla neve ci si dedichi solo allo sci alpino? Sulla Plose chi non pratica lo sci da discesa è in buona compagnia, perché qui oltre alle piste blu, rosse e nere si punta anche ad altre attività. Le proposte slow-snow per un programma alternativo comprendono escursioni a piedi, con le ciaspole o con gli sci da fondo per riscoprire il territorio intervallate da proposte gastronomiche.

Con gli scarponcini in caso di sentieri battuti o con le ciaspole quando la neve è alta e fresca si possono riscoprire zone battute maggiormente d’estate che con la neve acquisiscono una magica atmosfera. Bastano infatti pochi fiocchi di neve per cambiare completamente un paesaggio conosciuto, restituendo alla natura un’atmosfera selvaggia, incantata e avventurosa. E allora inforcate sci di fondo, pelli, ciaspole o mettetevi gli scarponcini per raggiungere il rifugio Halslhütte sotto il Passo delle Erbe, aperto anche in inverno. Nella stagione fredda, infatti, l’accogliente locanda di montagna accoglie escursionisti a piedi, con le racchette da neve e gli scialpinisti con i suoi deliziosi manicaretti regionali.

In inverno, infatti, la strada è chiusa. Qui potrete anche godere di quegli attimi di silenzio e solitudine che, nel caos della vita moderna, sono ormai divenuti merce rarissima. Il rifugio, nonostante sia immerso nella neve è facilmente raggiungibile attraverso diversi sentieri. Da Skihütte a piedi attraverso la Schatzerhütte avrete un panorama incredibile verso le Odle e il Sass da Putia. Dal parcheggio al ponte Russis, invece, si segue la strada per il Passo delle Erbe, che nella stagione fredda si trasforma in un sentiero escursionistico invernale battuto e completo di pista per lo sci di fondo. Si snoda dolcemente ma costantemente attraverso l’incantevole paesaggio invernale verso la Halslhütte. Se si preferisce scivolare con le racchette da neve tra prati e boschi innevati, assaporare i suoni e i silenzi della natura e respirare l’aria frizzante di montagna basta percorrere il sentiero escursionistico lungo il ruscello da Fistilboden. Durante l’escursione non sarà raro incontrare i misteriosi segni della presenza di animali grandi e piccoli e, con un po’ di fortuna (e silenzio!) incrociare il loro cammino.

Giunti ai piedi del Sass da Putia, si possono trascorrere piacevoli momenti al calduccio della stufa in un’atmosfera accogliente anche d’inverno. Inoltre, il rifugio Halslhütte offre un’esperienza invernale speciale. La chicca imperdibile e assolutamente unica in tutta la zona è la pista per gommoni – un’attrazione di sicuro richiamo non solo per famiglie con bambini. Sedetevi nel gommone e... preparatevi a scivolare a tutta velocità sulla pista a due passi dalla baita!

A malga Rossalm c’è qualcosa di nuovo

La Malga Rossalm esiste praticamente da sempre sulla Plose. Dal 1985 è aperta come ristorante ed è un luogo di sosta molto frequentato sia dalla gente del posto sia dagli ospiti. Conosciuto era il suo precedente locandiere Peter, che negli ultimi 15 anni ha reso la Rossalm quello che è oggi. Ben nota, popolare e suggestiva. Ma proprio mentre Peter cercava una nuova sfida, la Rossalm non ha trovato per caso i nuovi e motivati gestori.

Da dicembre 2020, Werner e Christoph hanno preso le redini, dopo anni passati dietro le quinte. E i due fratelli sanno quello che vogliono. Durante l’intensa fase di preparazione hanno lavorato al nuovo concetto per la “loro” malga di montagna: qui tutto deve essere autentico e sostenibile. Questo credo non si riflette solo nel loro personale atteggiamento verso la natura e la sua diversità, ma anche nelle loro azioni imprenditoriali. Materiali naturali, acqua di sorgente della Plose e cucina regionale.

Alla Rossalm cucinano secondo un semplice principio: ciò che cresce, si cuoce. Ciò significa che tutto ciò che la natura ha da offrire viene messo sul piatto. Erbe in primavera, mele in tarda estate e castagne in autunno. Piatti che cambiano con le stagioni e che sostituiscono un menu fisso per tutto l’anno. I prodotti regionali vengono acquistati dai fratelli nelle vicinanze. Le uova del contadino locale, il pane del panettiere del paese, i salamini Kaminwurz creati appositamente per loro dal macellaio di fiducia. E il loro principio è ben accolto.

Ma non ci si affida solo alla cucina casalinga altoatesina, ma si lascia spazio anche all’influenza italiana con i classici maccheroni alla pastora della Rossalm. Sono anche il piatto più ordinato degli ospiti. Non si sa, se il fantastico gusto di questo piatto sia dovuto all’aria alpina, alla fresca acqua di sorgente in cui viene cotta la pasta o alla ricetta segreta.

Ma non si parla di cibo, lo si assaggia e lo si gusta. Ecco perché ognuno dovrebbe rendersi conto della qualità e del nuovo slancio del Rifugio Rossalm. Da metà dicembre e fino a Pasqua la malga è aperta per la stagione invernale. Dalla fine di maggio all’inizio di novembre, la stagione estiva inizia con nuovi piatti e una cultura dell’accoglienza familiare.

Acqua preziosa

Sulla Plose è facile evitare le bottiglie di plastica monouso. Riempi la tua borraccia personale alle fontanelle e nei rifugi della Plose. Hai dimenticato la tua bottiglia? Nei rifugi e all’ufficio turistico puoi acquistare la bottiglia Bressanone Refill in acciaio inox. www.brixen.org/km0

Per informazioni:

www.plose.org