Aborto: ok giunta Toscana a uso pillola Ru486 in ambulatori



(ANSA) - FIRENZE, 29 GIU - Alla donna che decide di interrompere la gravidanza, spiega la Regione, e si presenta in una delle sedi autorizzate a praticare l'Ivg, con un documento/certificato di richiesta rilasciato dal medico del presidio consultoriale, dal medico di famiglia o da altro medico di fiducia, dovranno essere fornite le informazioni necessarie e dovrà essere acquisito il suo consenso informato.    Dopo la somministrazione del farmaco, la donna dovrà restare all'interno del presidio; dopo la rivalutazione medica potrà tornare a casa. Il secondo intervento avviene dopo circa 48 ore dal primo, nella stessa struttura: dopo la valutazione dell'evoluzione del caso, alla donna viene somministrato misopristolo. Dopo successivi controlli, in caso di mancato aborto o aborto incompleto, viene attivata la procedura chirurgica nel presidio ospedaliero di riferimento.    La tariffa della prestazione, completamente a carico del Servizio sanitario pubblico, è stata fissata in 500 euro, cifra che include il costo del farmaco e si riferisce all'intero percorso assistenziale. Per autorizzare l'uso della Ru486 dovrà essere adottato da parte della Regione un documento clinico-operativo, da approvare con un atto dirigenziale dell'assessorato alla salute, dedicato all'offerta della Ivg farmacologica anche a livello ambulatoriale. Nella delibera si dà mandato alle Aziende sanitarie di intraprendere tutte le azioni organizzative e amministrative necessarie all'adeguamento dei percorsi. (ANSA).   









Altre notizie



Attualità