Al via un progetto per la prevenzione delle cardiopatie per 30 mila persone



Un progetto quadriennale per una prevenzione cardiovascolare di precisione personalizzata permetterà di identificare i fattori di rischio della popolazione italiana e adottare strategie mirate per ridurre l'incidenza di cardiopatie. Finanziato dal Parlamento con 20 milioni di euro, lo studio Cvrisk-It è stato presentato oggi alla Camera dei deputati in una conferenza stampa promossa dalla Rete Cardiologica Irccs alla quale aderiscono 20 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (retecardiologica.it).
    Coinvolgerà 30 mila persone sane, tra 40 e 80 anni, senza precedenti di cardiovascular disease (CVD) o diabete di tipo 2, reclutati da istituzioni, centri di assistenza primaria, agenzie governative e organizzazioni di volontariato e sarà coordinato dalla Rete Cardiologica Irccs con l'obiettivo di determinare una migliore aderenza alle prescrizioni e attivare trattamenti specifici così da ridurre l'incidenza di malattie cardiocircolatorie. "Un progetto ambizioso, che prevede una innovativa forma di consenso informato, con un numero di partecipanti molto alto e una diffusione nazionale completa - spiega Lorenzo Menicanti - Presidente Rete Cardiologica Irccs.
    La Rete Cardiologica sarà attore e principale interprete dello studio, con l'adesione attiva di 17 Irccs - ed è la prima volta che un così grande numero di Istituti lavora insieme per produrre un'infrastruttura scientifica tanto importante per migliorare la prevenzione cardiovascolare". Il progetto introdurrà nel trial l'osservazione di tre modificatori di rischio: la componente ereditaria (valutata mediante i cosiddetti polygenic risk scores), la presenza e la quantità di calcio coronarico (identificata tramite angio-TC senza mezzo di contrasto) e l'analisi dell'arteria carotidea (mediante ecografia doppler) per rilevare eventuali segni di danno d'organo subclinico. Lo studio è diviso in due fasi, dopo il passaggio autorizzativo ai Comitati Etici degli IRCCS (Hub) e delle altre strutture coinvolte -prevalentemente ospedali (Spoke) prevede valutazioni a 12 mesi per i soggetti sani in base ai più avanzati modelli di predizione del rischio cardiovascolare. I soggetti ai quali sarà diagnosticato un rischio "molto alto" saranno sottoposti al trattamento raccomandato dalle linee guida.









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