Anac, tutelare i whistleblower, bene rafforzamento poteri



(ANSA) - ROMA, 07 DIC - "Nel dibattito di queste settimane c'è chi ha sollevato il dubbio che l'istituto del whistleblowing possa essere usato male, magari come elemento di pressione o di ricatto sui propri superiori. Proprio l'attento esame dei casi - ricorda Busia - costituisce una delle funzioni più delicate affidate ad Anac. Va chiarito che l'Autorità offre protezione solo a chi realmente la merita (perché è stato sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito, o sottoposto ad altre misure punitive solo perché ha segnalato un illecito commesso da un suo dirigente), e non a chi viene giustamente sanzionato dal proprio datore di lavoro o, addirittura, effettua una segnalazione come whistleblower al solo scopo di crearsi una sorta di alibi o scudo rispetto a sanzioni che sa essere imminenti", aggiunge.
    "Proprio di recente - spiega Busia - Anac è intervenuta comminando una sanzione di 5000 euro a un alto dirigente medico di una Asl della Puglia per comportamento grave e ritorsivo nei confronti di un collega medico che aveva denunciato comportamenti illeciti e irregolari da parte del superiore. Il dirigente medico sottoposto era stato oggetto di tre procedimenti disciplinari nel giro di poco tempo fra il 2020 e il 2021, con trasferimento ad altra sede operativa, per aver fatto presente presunti illeciti all'interno dell'Asl stessa.
    Anac è intervenuta e ha dichiarato la nullità del provvedimento di trasferimento, oltre ad infliggere la sanzione". (ANSA).
   









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