>>>ANSA/Caccia a vaccini a Rna. Moderna cerca partner Italia



(ANSA) - ROMA, 20 APR - E' iniziata la caccia ai vaccini anti-Covid che utilizzano l'innovativa tecnologia a Rna messaggero: l'Italia sarebbe interessata a produrli entro i confini nazionali e Moderna, una delle aziende sul mercato con un vaccino di questo tipo, punta a nuove alleanze per la produzione anche nel nostro Paese. Intanto, molte speranze si ripongono anche in un altro vaccino prossimo all'approvazione dell'Agenzia europea dei medicinali Ema: si tratta del Curevac, anch'esso a Rna messaggero. Anche se - come avverte l'Ad di Takis - non è facile né veloce riconvertire le tecnologie per la produzione dei vaccini anti Covid-19 esistenti in Italia verso quella dell'Rna messaggero.
    Pur non commentando "discussioni o trattative potenziali o in corso", Moderna apre dunque a possibili partnerhip che potrebbero coinvolgere anche l'Italia. L'azienda fa infatti fatto sapere di "essere in contatto con diversi paesi del mondo, compresa l'Italia, per una possibile cooperazione futura". E Roma, scrive il Financial Times, cerca appunto di portare in Italia la produzione di vaccini a mRNA. Secondo il quotidiano, il governo italiano avrebbe avuto dei colloqui preliminari con la società biofarmaceutica svizzera Novartis e l'italiana ReiThera per la produzione in Italia del vaccino a mRNA sviluppato dalla tedesca CureVac, attualmente nella fase III di sperimentazione. E sempre secondo Ft il premier italiano, Mario Draghi, ha anche parlato direttamente con l'ad di Moderna, Stéphane Bancel. I colloqui, scrive il quotidiano della City, non sono andati a buon fine perché l'azienda di biotecnologia statunitense non è in grado di supervisionare il trasferimento della tecnologia necessaria ai siti di produzione italiani o di fornire personale qualificato a tali siti per aumentare la produzione. Bruxelles, che pare allontanarsi dall'impiego di sieri a vettore, come quelli prodotti da AstraZeneca e Johnson & Johnson, "ha accolto con favore l'impegno di Roma nella produzione dei vaccini", rivela al Financial Times un funzionario della Commissione Ue a conoscenza dei contatti italiani con le aziende.
    "Più semplice se il punto di partenza sono i vaccini a Dna, più complesso se si parte da quelli basati su un virus reso inoffensivo, ma in ogni caso non è facile né veloce riconvertire le tecnologie per la produzione dei vaccini anti Covid-19 esistenti in Italia verso quella dell'Rna messaggero (mRna) alla base dei vaccini di Moderna e Pfizer/BioNTech", rileva Luigi Aurisicchio, amministratore delegato e direttore scientifico dell'azienda biotech Takis, in relazione all'ipotesi di contatti fra il governo italiano e aziende produttrici dei vaccini anti Covid.
    Molte speranze, al momento, si ripongono comunque anche nel vaccino Curevac. A risolvere molti dei problemi attuali, ha affermato Guido Forni, immunologo e socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei, potrebbe essere proprio questo vaccino vaccino. "Se arrivasse nel giro di poche settimane e funzionasse un vaccino europeo a mRna sarebbe fantastico, sarebbe la soluzione. E' una ditta tedesca finanziata dall'Europa che ha una tecnologia più avanzata rispetto a Pfizer e Moderna, il vaccino si può conservare a temperatura ambiente e non dovrebbe avere effetti collaterali".
    L'UE ha prenotato 450 milioni di dosi. "Se tutto va bene - conclude Forni - questo vaccino sarà la rivoluzione dei vaccini.
    Dovremmo essere nelle fasi conclusive, poi servirà qualche settimana per l'approvazione dell'Ema e allora comincerà la produzione". (ANSA).
   









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