Il Dubbio

Caso Resinovich, un tecnico: "La frattura su Lilly forse opera mia"

Due giorni prima dell'autopsia, non c'era traccia della frattura 



TRIESTE. "Potrei aver procurato io quella frattura alla vertebra della signora Liliana Resinovich". A sostenerlo è il preparatore anatomico che l'11 gennaio 2022, nella sala anatomica dell'obitorio di via Costalunga, partecipò all'esame autoptico sul corpo di Liliana. Due giorni prima dell'autopsia, non c'era traccia della frattura 

Come scrive il quotidiano Il Piccolo oggi in edicola, lo specialista nei giorni scorsi si è presentato spontaneamente dagli inquirenti e dovrebbe a breve essere ascoltato dal pubblico ministero Ilaria Iozzi, che dirige le indagini sul decesso della 63enne triestina trovata senza vita il 5 gennaio 2022. 









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