Covid: sanità Bologna, da pandemia si esce insieme



(ANSA) - BOLOGNA, 13 MAR - Una nota congiunta firmata dai direttori generali dell'Azienda Ospedaliero Univeristaria di Bologna, dell'Ausl e dell'Istituto Ortopedico Rizzoli, Chiara Gibertoni, Paolo Bordon, e Anselmo Campagna, per dire che "dalla pandemia, e da questa durissima terza ondata, se ne esce insieme" e per spiegare che, nonostante, "la pressione della pandemia a Bologna in questo momento sia assolutamente straordinaria" ad oggi " nessuna attività chirurgica neoplastica con carattere di urgenza risulta essere stata interrotta.
    Unicamente al Sant'Orsola, alcuni pazienti previsti per questa settimana verranno operati nella settimana entrante".
    A Bologna, viene spiegato, "sono ricoverati 1230 pazienti di cui 220 in area critica. Durante la seconda ondata, che a Bologna era stata più grave della prima, il massimo dei ricoverati era stato di 818 di cui 115 in area critica.
    Le strutture private bolognesi stanno contribuendo con 544 posti letto, di cui 19 di area critica. Fra sabato e domenica la disponibilità crescerà di ulteriori 30. E nel corso della prossima settimana crescerà ulteriormente".
    Nel dettaglio, viene evidenziato in un passaggio della lunga nota, lAusl di Bologna "aveva anche provveduto il primo di marzo scorso a dare indicazioni di interruzione dell'attività programmata del privato accreditato. Questa modalità collaborativa è stata avviata nella nostra regione un anno fa e ha permesso di usare tutte le disponibilità della rete ospedaliera regionale, pubblica e privata, per affrontare la pandemia".
    Ad ogni modo, viene sottolineato in un altro passaggio, "a tutt'oggi, nessuna attività chirurgica neoplastica con carattere di urgenza risulta essere stata interrotta. Unicamente al Sant'Orsola, alcuni pazienti previsti per questa settimana verranno operati nella settimana entrante.
    La riprogrammazione dell'attività della prossima settimana - si legge nella nota - beneficerà anche della disponibilità delle altre strutture private non accreditate come Villa Toniolo.
    Intanto - viene osservato - continua il lavoro sulla rete ospedaliera bolognese che dura da settimane, nella piena consapevolezza che la situazione è straordinariamente difficile, ben oltre le proiezioni dell'università di Bologna che ci dava fuori dal tunnel mercoledì scorso. Le Aziende pubbliche bolognesi stanno già da tempo collaborando, affittando spazi e sedute operatorie agite con i propri chirurghi specialisti, con tutte le strutture accreditate AIOP, Villa Alba e Villa Toniolo proprio per mantenere attiva l'attività chirurgica specialista e l'abbattimento liste di attesa".
    Quindi, concludono Gibertoni, Bordon e Campagna, "proprio questa preziosa collaborazione ha consentito durante la scorsa estate il recupero delle prestazioni arretrate a seguito della prima ondata Covid e la gestione della seconda ondata con una decurtazione di un terzo delle attività programmate". (ANSA).
   









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