Dal cancro ai denti, i bisogni insoddisfatti degli invisibili



Ci sono donne che non sapevano di essere affette da cancro perché non avevano avuto la possibilità di fare una visita medica e altre che, pur avendo avuto una diagnosi, non hanno potuto continuare le cure perché costrette a lasciare il loro Paese. Migranti che arrivano attraverso i corridoi umanitari che, nonostante siano giovani, dopo anni passati nei campi profughi in Grecia o in Libia, hanno i denti completamente rovinati. E poi tanti italiani con con condizioni di fragilità economica e sociale che non riescono ad avere accesso alle cure, soprattutto, odontoiatriche. Giusi Lecce, medico referente della Comunità di Sant’Egidio per il Progetto San Bartolomeo ricostruisce il profilo delle persone che hanno ricevuto assistenza nella fase pilota del progetto. 









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