In Usa 42mila oncologi a congresso, faro su ricerca e malati



(ANSA) - ROMA, 01 GIU - I progressi della ricerca contro il cancro ma anche il ruolo emergente dell'Intelligenza artificiale ed il peso economico crescente sui servizi sanitari. Sono tanti i temi al centro dell'edizione 2023 del congresso della Società americana di oncologia clinica (Asco) che si apre domani a Chicago, il più importante appuntamento mondiale del settore con oltre 42mila oncologi e specialisti da tutto il mondo. Senza dimenticare le neoplasie più rare ed il ruolo sempre più centrale dei pazienti, tanto che il titolo del congresso è 'Collaborare con i pazienti: la pietra angolare della cura del cancro'.
    Ed anche quest'anno, il peso della ricerca italiana non passa inosservato: sono infatti una decina i giovani ricercatori italiani under 40, alcuni dei quali attualmente all'estero per collaborazioni internazionali, che saranno premiati con il riconoscimento Merit Award e presenteranno i propri studi al congresso.
    Con oltre 5.500 studi ed un migliaio di giornalisti presenti, il messaggio lanciato dagli esperti al congresso Asco è che oltre ai farmaci e alle nuove tecniche diagnostiche, oggi non è più possibile non riconoscere il giusto peso anche ad altri aspetti che contribuiscono al successo delle cure, a partire dall'inclusione dei pazienti negli studi clinici sperimentali, la comunicazione, i problemi dei pazienti oncologici 'rari' e la cosiddetta tossicità finanziaria, ovvero il peso economico delle cure. A questo proposito, ad esempio, uno studio della University of Texas ha mostrato come l'estensione del programma sanitario statunitense per i meno abbienti, il Medicaid, abbia portato ad una riduzione della mortalità e un aumento dell'accesso alle chemioterapia. Un dato estendibile anche ad altre realtà, non solo quella Usa, e che evidenzia la centralità della questione finanziaria come determinate della salute.
    (ANSA).
   









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