salute

Influenza, picco anticipato a fine anno. Difficoltà nel distinguere i sintomi da quelli del Covid

L'avviso dei medici famiglia: andamento anomalo, subito salita sopra il livello epidemico



ROMA. L'influenza stagionale quest'anno si sta manifestando in "maniera anomala", è iniziata ed "è immediatamente balzata sopra il livello epidemico". Il ché lascia prevedere un "picco di casi anticipato" rispetto la norma. Questa la previsione che emerge dal 38/mo Congresso della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simmg) a Firenze.

    "Abitualmente, - sottolinea Claudio Cricelli, presidente Simmg - l'influenza iniziava con pochi casi che crescevano gradualmente.

    Quest'anno, invece, la curva di crescita si sta mantenendo stabilmente sopra la soglia: questo lascia presumere che, se la curva non andasse a modificarsi, vi sarà un picco anticipato, collocato intorno alla 52esima del 2021 e la 4 settimana del 2022, quindi a cavallo tra Natale-Capodanno e fine gennaio del 2022". Il susseguirsi dei nuovi casi è sotto gli occhi di tutti i medici di famiglia italiani.

Inoltre, aggiunge Cricelli, "Covid e influenza non sono facilmente distinguibili, tanto più che la variante delta ha un'elevata modalità di espressione attraverso le elevate vie respiratorie (raffreddore), quindi simula i sintomi tradizionali dell'influenza e di altre malattie respiratorie. Né quest'anno vi è stato un fenomeno come nel 2020, in cui il virus influenzale è stato arginato dalle misure restrittive messe in atto in gran parte del mondo".

Questa situazione emergenziale ha nuovamente rilevato i limiti della medicina generale, che oltre a fronteggiare l'emergenza pandemica e le malattie stagionali, deve seguire costantemente i malati cronici, già penalizzati con rallentamenti durante il 2020, senza dimenticare che sono gli stessi medici di famiglia ad essere già impegnati nella campagna vaccinale con le terze dosi.









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