Manca farmaco Parkinson, medici e pazienti scrivono a Aifa



(ANSA) - ROMA, 05 APR - "E' irreperibile, in Italia ed in altri Paesi dell'Unione Europea, un farmaco d'elezione per la cura del Parkinson che ne contrasta i principali sintomi". E' la denuncia che arriva dagli esperti dell'Accademia Limpe-Dismov per lo Studio della Malattia di Parkinson. Per questo, l'organismo, nato dalla fusione delle due maggiori Associazioni Scientifiche in materia, insieme ai pazienti, si è rivolto all'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) "per chiedere immediati chiarimenti".    Tremore, lentezza nei movimenti, rigidità, difficoltà nel masticare i cibi, scialorrea (eccessiva produzione di saliva): sono questi i principali sintomi del Parkinson, che complicano la vita di chi ne soffre. Esiste un farmaco che riesce a contrastarli e composto da due principi attivi (Levodopa e Carbidopa) che, insieme, permettono alla dopamina di penetrare nella barriera ematoencefalica del cervello per agire sui neurotrasmettitori. Ma "ormai da settimane senza un'apparente ragione, risulta irreperibile". "La malattia di Parkinson - afferma il Pietro Cortelli, past president dell'Accademia e attuale presidente Fondazione Limpe - è dovuta ad una mancata produzione di dopamina. Se noi sostituiamo la dopamina mancante con un farmaco e poi questo viene a mancare, perché non si trova più, creiamo una condizione di sospensione della terapia, che peggiora notevolmente la qualità di vita del paziente. Basti pensare che durante la terapia il paziente ha un miglioramento medio delle proprie capacità motorie del 40%". Inoltre, conclude, il rischio ulteriore è che questa sospensione possa avvenire in modo brusco, creando "situazione di emergenza clinica". (ANSA).   









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