Più richieste neuropsichiatria infantile, +45% in 5 anni



(ANSA) - ROMA, 15 GIU - Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), nel mondo dal 10 al 20% di bambini e adolescenti soffre di disturbi mentali. Le patologie neuropsichiatriche sono diventate la causa principale di disabilità nei giovani e il suicidio è diventata la seconda causa di morte tra i 15 e 29 anni. E aumentano nel nostro paese coloro che si rivolgono ai servizi di neuropsichiatria infantile (+7% in media ogni anno, +45% negli ultimi 5). In incremento anche gli accessi al Pronto Soccorso per le emergenze psichiatriche, di oltre il 20% in due anni. Se n'è discusso al 74/mo Congresso della Società Italiana di Pediatria in una Tavola Rotonda dedicata alle emergenze neuropsichiatriche. "L'aumento complessivo degli utenti di neuropsichiatria infantile negli ultimi 5 anni - evidenzia Antonella Costantino, presidente della Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza, Sinpia - è stato pari al 45%.    Negli ultimi 2 anni vi è stato un aumento delle emergenze neuropsichiatriche degli adolescenti, con +21% degli accessi in Pronto Soccorso e +28% di ricoveri annui. E' importante che il ricovero avvenga nei reparti di degenza di neuropsichiatria infantile, ma purtroppo continuano a mancare drammaticamente le risorse. A tutt'oggi solo il 30% dei ricoveri avviene in reparti di neuropsichiatria infantile, il 27% in Pediatria, il 20% in reparti di Psichiatria per adulti". "Nella maggior parte dei casi - spiega Simone Rugolotto, Presidente Sip Veneto - una crisi psichiatrica acuta avviene in ragazzi che avevano già presentato un disturbo psichiatrico nell'infanzia, come ad esempio disturbi della condotta, disturbo da deficit di attenzione con iperattività o autismo, ma a volte si può trattare dell'esordio di un disturbo psicotico o di un disturbo bipolare che aveva dato pochi segni". L'approccio deve essere multidisciplinare. "Parlare di salute mentale in adolescenza significa occuparsi di ragazzi invisibili, poco intercettati e particolarmente vulnerabili" conclude Filomena Albano, Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza (Agia). (ANSA)









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