Salute:Comune Venafro sancisce collaborazione per studio Cnr



(ANSA) - VENAFRO (ISERNIA), 20 GEN - Il comune di Venafro, con una delibera di Giunta, ha sancito la collaborazione scientifica con il Cnr di Pisa per la realizzazione dello studio epidemiologico di tipo eziologico da condurre sulle popolazioni dei Comuni di Venafro, Pozzilli, Sesto Campano, Conca Casale, Montaquila, Monteroduni, Macchia d'Isernia e Filignano, tutti in provincia di Isernia. "Ora però non c'è da rimanere inerti aspettando l'esito" - scrive in una nota l'Associazione Onlus 'Mamme per la Salute e l'Ambiente' che, in passato, aveva denuncia la presenza di diossina nel latte materno, a Venafro, e più volte ha sollecitato il comune alla conclusione dell'iter per avviare lo studio in questione.    "Dopo un lungo iter, non esente da interferenze -prosegue la nota dell'Associazione - si approda alla definizione dell'accordo che prevede uno studio della durata di due anni.    Siamo certe che i tempi verranno rispettati e che gli enti saranno tempestivi nell'inviare al Cnr tutti i dati sanitari e anagrafici, necessari per l'effettuazione dello studio".    A Venafro il sindaco, Alfredo Ricci, ha disposto anche il blocco del traffico per lo sforamento, rilevato dall'Arpa Molise, dei livelli di PM10 nell'aria. In merito l'Associazione dichiara: "Si sottolinea che l'emergenza ambientale e sanitaria che vive il nostro territorio non scaturisce dal nulla,'ma è dovuta alla sommatoria degli inquinanti immessi nell'ambiente, a norma di legge, che però cumulandosi stanno avvelenando la Valle del Volturno. Attribuire o voler attribuire le responsabilità unicamente ad una fonte, nello specifico al traffico veicolare, senza per altro mai sottolinearne la percentuale di incidenza, è stato e continua ad essere strumentale. Se la gravità della situazione è ora nota a tutti va sottolineato come per troppi anni , gli enti preposti alla tutela della salute , hanno sottostimato il problema. Dal 2005, anno in cui abbiamo iniziato a segnalare le criticità ambientali del territorio ad oggi, sono trascorsi 15 anni senza che si adottassero gli accorgimenti necessari a tutelare la salute dei cittadini, quindici anni continuando a negare l'evidenza, quindici anni di lacrime malattie e morte". "In attesa di conoscere l'esito dello studio epidemiologico deve essere, a questo punto, priorità della politica produrre azioni concrete, efficaci e validate scientificamente, volte alla tutela della salute pubblica che in questo territorio è messa a gravissimo rischio". (ANSA).   









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