Tumore prostata, nuove speranze dai 'superfarmaci'



(ANSA) - ROMA, 16 OTT - Speranze dai 'superfarmaci' contro il tumore della prostata, la più comune patologia oncologica negli uomini over 65 e che in Italia colpisce ogni anno 44.000 uomini; si calcola inoltre che dopo i 40 anni 1 uomo su 15 sviluppi il tumore. Il bersaglio dei nuovi farmaci, che negli Stati Uniti hanno avuto il via libera dalla Food and Drug Administration (Fda), è la proteina Parp, che permette alle cellule tumorali di funzionare correttamente e dunque di sopravvivere. E' quanto è emerso nel 94/o congresso della Società Italiana di Urologia in corso a Riccione.
    La proteina Parp, con il gene Brca2, "ha il compito di riparare i danni del Dna, permettendo il corretto funzionamento della cellula. I tumori in cui questo gene non funziona accumulano più alterazioni, diventando più aggressivi e in grado di sopravvivere più a lungo", piega Giuseppe Carrieri, dell'Università di Foggia. "Nel tumore della prostata, soprattutto quello in fase metastatica e resistente alla terapia ormonale che interessa circa 20mila pazienti, uno dei geni le cui alterazioni sono collegate allo sviluppo della patologia è il Brca2 ."Identificare le mutazioni di questo gene - rileva - è fondamentale nelle forme avanzate della malattia, poiché il tumore diventa un bersaglio sensibile a nuovi farmaci chiamati inibitori di Parp". Se invece si ricorre ai farmaci che impediscono alla proteina Parp di svolgere il proprio ruolo riparatore, le cellule tumorali già con un'alterazione del gene Brca2, non sono più capaci di funzionare correttamente e muoiono. (ANSA).
   









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