Tumori del sangue, Bologna capofila nell'innovazione
(ANSA) - ROMA, 12 MAG - L'ematologia bolognese si conferma un'eccellenza italiana e internazionale per le terapie Car-T, il fronte più innovativo e promettente contro i tumori del sangue. L'istituto del policlinico di Sant'Orsola "Lorenzo e Ariosto Seràgnoli" di Bologna è infatti capofila in Italia nell'utilizzo di questo tipo di immunoterapia cellulare, che modifica le cellule T in modo che siano in grado di riconoscere e attaccare il cancro. Nella struttura sono 240 i pazienti trattati (190 linfomi, 46 mielomi e 4 leucemie acute linfoblastiche) e più di 240 i trial clinici realizzati, di cui un terzo sui linfomi, con farmaci sperimentali di fase 1, fase 2 e fase 3.
Grazie a questa innovazione terapeutica oggi si registra un aumento della sopravvivenza per alcuni tipi di tumori ematologici che prima potevano contare su poche opzioni di trattamento. "Il meglio però deve ancora arrivare", hanno sottolineato gli specialisti dell'oncoematologia bolognese riuniti per un confronto promosso dall'Ail (Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma) da sempre impegnata a supportare la ricerca scientifica. L'evento "Car-T cells, risultati e prospettive nei tumori del sangue" precede l'apertura dell'Hematology summit (13-15 maggio), il meeting internazionale di ematologia che con, il patrocinio della Sie (Società italiana di ematologia), riunisce oltre sessanta tra i maggiori esperti delle diverse patologie oncoematologiche provenienti da tutto il mondo. Il convegno, oltre a sottolineare la grande storia dell'ematologia bolognese e la sua attenzione all'innovazione, rappresenterà una importante occasione per arricchire il panorama accademico e culturale dell'Ematologia italiana. (ANSA).