Tumori testa-collo, un controllo può salvare la vita



(ANSA) - ROMA, 16 SET - "Ignorare i sintomi non cancella il problema. Nei tumori testa-collo un controllo può salvarti la vita". Questo il messaggio di #tienilatestasulcollo, campagna di sensibilizzazione sulla diagnosi precoce di queste neoplasie, promossa dall'Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica (Aiocc) in occasione della Make Sense Campaign europea. Gonfiore al collo, mal di gola, bruciore o lesioni nel cavo orale, raucedine persistente, deglutizione dolorosa e fastidiosa e malnutrizione e dimagrimento, naso chiuso da una narice o sanguinamento dal naso e mal d'orecchie, sono sintomi che non andrebbero trascurati, soprattutto se si protraggono per alcune settimane. E dal 20 al 24 settembre, con la quarta edizione della campagna, si possono prenotare video consulti gratuiti. Su www.tienilatestasulcollo.aiocc.it un questionario anonimo, se necessario, indirizza a un video consulto, o a un centro specializzato. I tumori della testa e del collo ogni anno contano oltre 10.000 nuovi casi, con una schiacciante maggioranza negli uomini. Recentemente si è notato un aumento tra le persone più giovani, legato probabilmente alla connessione con infezioni da Papilloma Virus. Fumo e alcol, poi, sono i principali nemici. Se identificate agli stadi iniziali e in assenza di interessamento linfonodale, queste neoplasie hanno tassi di guarigione dall'80 al 90%. "Nel 2020- sottolinea il professor Roberto Maroldi, presidente Aiocc- i decessi per le neoplasie maligne che hanno avuto origine nelle vie aereo-digestive superiori sono stati oltre 3.000, il 30% dei pazienti. La storia di molti tra loro avrebbe potuto essere differente, perché quando il tumore è identificato in fase precoce il tasso di guarigione è molto più alto, superiore all'80%, ma i ritardi nella diagnosi, causati probabilmente dalla pandemia, li vediamo ancora in questi mesi". La campagna Make Sense è promossa dalla Società Europea dei Tumori Testa Collo e si allinea con l'Eu Beating Cancer Plan del 2021. "L'Italia- aggiunge la professoressa Lisa Licitra, socio Aiocc- non ha ancora dato seguito alle azioni deliberate nel 2017 per rendere operativa la Rete Nazionale Tumori Rari che si dovrebbe interfacciare con quella europea". (ANSA).
   









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