Moonfall, una luna da paura anche grazie alla Nasa



(ANSA) - ROMA, 15 MAR - C'è un limite anche al catastrofico, ma non in MOONFALL, il nuovo film di Roland Emmerich, re di questo genere e definito appunto The Master of Disaster, in sala dal 17 marzo con 01. Perché, anche se tra mille difficoltà, i protagonisti di questo tipo di film alla fine qualche chance c'è l'hanno, ma questa volta gli accidenti sono talmente tanti, ripetuti e ravvicinati che fanno idealmente gridare a un pubblico in sala ormai immedesimato nella storia: "No! Pure questa no!".

Cosa mai accade in questo film con Halle Berry, Patrick Wilson, John Bradley, Michael Peña, Charlie Plummer, Kelly Yu e Donald Sutherland che forse avrà anche una seconda e terza parte? Succede che una luna, privata da ogni suo aspetto romantico, manda letteralmente in tilt la Terra. Ovvero entra in rotta di collisione con il nostro pianeta, avvicinandosi spaventosamente a noi. A pochi giorni prima dell'impatto, l'ex astronauta NASA Jo Fowler (Berry) insieme all'astronauta Brian Harper (Wilson) e il teorico molto nerd K. C. Houseman (Bradley) sono convinti di avere una soluzione per quanto folle possa sembrare. E mentre il mare copre le città, la gravità stravolge il clima e l'umanità è ormai rassegnata a morire tra ghiacci, terremoti e inondazioni, questi eroi della porta accanto organizzeranno all'ultimo minuto un'impossibile missione nello spazio, solo per scoprire che la nostra Luna non è quello che sembra.

E qui il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico tedesco - autore di film come STARGATE , INDIPENDENCE DAY e THE PATRIOT -, ha un'idea geniale: quella di inserire nella trama del film alcun teorie cospirazioniste secondo cui la Luna sarebbe artificiale e cava. Insomma una mega struttura costruita dagli alieni, un po' come la Morte Nera della saga di GUERRE STELLARI. (ANSA).









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