Realizzato il primo processore quantistico in silicio



Sviluppato un processore quantistico in silicio capace di simulare il comportamento di alcune piccole molecole: è un importante passo in avanti verso i computer quantistici, che potrebbe renderne piu' facile la produzione commerciale e l'utilizzo. Il risultato,pubblicato sulla rivista Nature, è stato ottenuto dal gruppo di ricerca dell'Universita' australiana del Nuovo Galles del Sud, guidato da Michelle Simmons,

"In molti aspetti stiamo ricalcando lo stesso percorso gia' fatto dai computer normali", ha detto Simmons. "E se lo paragoniamo con quello dei computer tradizionali possiamo dire che i primi successi commerciali arriveranno tra 5 anni". Un passo importante potrebbe essere ora arrivato proprio dal lavoro della Simmons riuscito a implementare bit in 'formato' quantistico, i qubit, usando il silicio, ossia lo stesso materiale alla base di tutti i computer tradizionali. Il lavoro si e' focalizzato su una specifica questione, ovvero la simulazione del comportamento di alcune semplici molecole organiche, ma i ricercatori si dicono convinti che lo stesso metodo potrebbe essere scalato, ossia ingrandito, in modo facile per ottenere cosi' computer quantistici piu' potenti e piu' facili da realizzare a livello commerciale.

"Certamente si tratta di un passo importante in avanti sia dal punto di vista tecnologico che scientifico - ha commentato Francesco Svario Cataliotti, direttore dell'Istituto Nazionale di Ottica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ino-Cnr) - ma non e' cosi' ovvio che questa soluzione possa realmente essere scalabile, ossia poter crescere di prestazioni semplicemente aumentandone la grandezza. Cio' e' piuttosto semplice con l'elettronica tradizionale, molto meno in quella quantistica".









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