Ricerca: investire lo 0,7% del Pil per non vanificare Pnrr



(ANSA) - MILANO, 19 LUG - Stabilizzare la spesa pubblica per ricerca e sviluppo portandola ad almeno lo 0,7% del Pil a partire dal 2027-2028, in modo da integrare e non disperdere gli investimenti avviati con i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr): è la proposta contenuta nel documento finale del Tavolo tecnico istituito dal ministro dell'Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, con l'obiettivo di elaborare la Strategia italiana in materia di ricerca fondamentale.

"Prevedendo un aumento progressivo e strutturale della spesa in ricerca con una visione di lungo termine - scrivono gli esperti coordinati da Luigi Ambrosio, direttore della Scuola Normale Superiore - l'Italia potrà garantire che, al termine degli investimenti del Programma nazionale per la ricerca (Pnr) 2021-2027 e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), non ci saranno lacune di sistema e che la ricerca progredirà, generando nuove conoscenze in grado di ripagare l'investimento economico e valorizzare il capitale umano generato negli anni da tali piani di sviluppo".

"Certezza, stabilità e continuità dei finanziamenti sono pilastri imprescindibili per un Paese come l'Italia che ha tutte le carte in regola per continuare a scrivere importanti pagine nel campo della ricerca a livello internazionale", afferma il ministro Messa. "Ringrazio tutti i componenti del Tavolo che hanno fornito importanti contributi per arrivare a questa sintesi: è uno strumento puntuale e concreto che spero possa essere da guida già nella definizione della prossima legge di bilancio. Ringrazio il Premio Nobel Giorgio Parisi per il grande sostegno all'iniziativa e il rilevante contributo. Il lavoro per questo rapporto è stato fortemente sostenuto dalla Presidenza del Consiglio e, per questo, ringrazio il Professore Francesco Giavazzi". (ANSA).









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