Xylella: unire strumenti diversi migliora rilevamento



La combinazione di strumenti di sorveglianza diversi è la chiave per fare un balzo in avanti nella prevenzione del contagio da Xylella fastidiosa e renderlo meno oneroso per grandi territori. E' una delle conclusioni degli scienziati che hanno partecipato alla conferenza finale del progetto XF-ACTORS. Il progetto è il primo finanziato dall'Ue interamente dedicato al batterio vegetale, e include ricercatori di tutto il mondo con capofila l'Istituto per la protezione sostenibile delle piante (Ipsp) del Cnr di Bari. Gli esperti internazionali di monitoraggio e sorveglianza dei patogeni vegetali hanno presentato i risultati della combinazione di modelli probabilistici, telerilevamento, sensoristica per misurazione di temperature e indicatori dello stato fisiologico delle piante. Alcune di queste combinazioni hanno dimostrato a livello sperimentale di poter migliorare i tassi di rilevamento precoce delle infezioni, anche prima del manifestarsi dei sintomi, e soprattutto di poter facilitare la sorveglianza di territori su larga scala.









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