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Azzurri spenti anche con la Moldova, amaro addio per Spalletti: toto-ct, Ranieri in testa

Il saluto del tecnico esonerato dopo la debacle in Norvegia: «È vero abbiamo fatto fatica anche stasera, è stato un biennio in cui non siamo riusciti a trovare l'equilibrio». Ora, dopo la vittoria sofferta con la modesta nazionale esteuropea, si aprirà una nuova stagione, con l'obiettivo di non fallire per la terza volta consecutiva la qualificazione mondiale



ROMA - "È da vedere chi si sceglie (come nuovo ct, ndr), certo non lasciamo un grande entusiasmo anche se il pubblico ha riposto in maniera splendida, ma i giocatori e l'allenatore devono fare la differenza e purtroppo io non ho fatto la differenza".

Dopo la vittoria risicata 2-0 ieri sera sulla Moldova Luciano Spalletti dà così l'addio alla Nazionale. "È vero abbiamo fatto fatica anche stasera - aggiunge ai microfoni della Rai - però ci sono troppe componenti, si è confermato quello che avevo visto, ho trovato questo gruppo troppo affaticato alla fine di questo campionato, è segno che erano logori per il campionato passato".

"Non so che cosa è mancato in questo biennio, ci sono stati degli alti dopo l'Europeo però non siamo riusciti a trovare l'equilibrio e questo è quello che dispiace di più", commenta Gianluigi Donnarumma, capitano dell'Italia, intervistato da Raisport dopo la vittoria sulla Moldova. "Ci prendiamo anche noi le nostre responsabilità per quello che è successo. L'Italia deve assolutamente andare al Mondiale. Oggi e a Oslo abbiamo sbagliato completamente l'atteggiamento". 

L'Italia ha battuto 2-0 la Moldova in una partita di qualificazione per i Mondiali 2026, l'ultima partita da ct dell'esonerato Luciano Spalletti.

A Reggio Emilia non è arrivata l'attesa goleada e ancor meno una reazione convincente dopo l'umiliazione di Oslo.

Lenta e impacciata, apparentemente priva del tradizionale "spirito azzurro", l'Italia ha segnato al 40' con Raspadori e al 5' st con Cambiaso ma specie nel primo tempo ha rischiato anche di subire un gol anche dagli avversari.  La conta delle nitide occasioni da gol, infatti, vede i9n vantaggio la Moldova, , che la Norvegia aveva invece battuto 5-0 in trasfertta.

Ieri sera scandinavi opachi a Tallin contro l'Estonia, ma hanno conquistato i tre punti vincendo 1-0, in un match che sarebbe stato più giusto con un finale sul pari.

Gli ultimi 90 minuti di Luciano Spalletti sulla panchina azzurra chiudono un capitolo fatto di tante ombre e poche luci ma il finale che serve per voltare pagina, il nome del nuovo ct, resta ancora da scrivere.

E con tutta probabilità passerà qualche giorno prima che questo accada e si arrivi all'annuncio del successore del tecnico toscano, chiamato a prendere le redini dell'Italia in uno dei suoi momenti più bassi e con lo spettro di poter mancare ancora una volta, la terza di fila, la qualificazione ai Mondiali.

Una sfida che, fallito il progetto Spalletti, non è da tutti e per questo alla Figc hanno messo in cima alla lista Claudio Ranieri, seguito da Stefano Pioli.

È sul primo nome che si sta concentrando il lavoro di corteggiamento dei vertici federali, un lavoro che coinvolge non solo l'allenatore romano, che peraltro aveva deciso di alzarsi per sempre dalla panchina dopo una carriera straordinaria, ma anche e soprattutto la famiglia Friedkin.

Ranieri non è infatti disposto a tagliare i ponti con i proprietari della Roma i quali, convinti dal lavoro impressionante fatto in questa stagione con i giallorossi, lo hanno coinvolto a pieno titolo nel progetto di definitivo rilancio, col ruolo di senior advisor.

Stante la percezione che Ranieri sia ben disposto all'idea di accollarsi il fardello azzurro, ci sarà quindi da ottenere l'assenso della famiglia statunitense per far coprire al tecnico di Testaccio il doppio incarico. In questi giorni, i Friedkin non sono a Roma, così come lo stesso Ranieri, quindi i tempi per un closing, se ci sarà, non sono ravvicinati, anche perchè la questione è complessa. I ruoli di commissario tecnico e advisor non prevedono un impegno a tempo pieno - anche se per raddrizzare la barca Italia ci vorrà da subito una dedizione assoluta - quindi sulla carta non andrebbero in conflitto.

Si tratterà di trovare, da parte dei legali delle parti, una soluzione ad hoc e che magari non confligga con una norma, l'art.40 del Regolamento del settore tecnico, secondo la quale, in sostanza, i ct e i vice non possono tesserarsi o svolgere attività per delle società.

Il ruolo di Ranieri, però, sarebbe più legato al presidente che alla società Roma - dove peraltro è arrivato un Gian Piero Gasperini che non ha certo bisogno di una spalla nella gestione del gruppo - e questo è un punto a favore del progetto Figc, che come detto, avrà bisogno di qualche giorno per chiarirsi e completarsi.

Resta alla finestra intanto Pioli, che sarebbe già in parola con la Fiorentina ma è lusingato dall'idea di aggiungere al suo curriculum il ruolo di commissario tecnico dell'Italia. Al pari di Ranieri, non mancano al manager dell'Al Nassr l'esperienza e le capacità rispondere ad un'eventuale chiamata da parte della federazione. Dovrà pazientare un po' in attesa che vada in porto o meno l'affare Ranieri.













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