Alto Adige, i giorni della verità 

Mercato. Il direttore sportivo Paolo Bravo assicura che in settimana arriverà la decisione definitiva sul prossimo allenatore del team biancorosso Il club spera di prolungare sia con Mazzocchi che con Lunetta. Per la porta è ballottaggio tra i classe ’98 Alessandro Confente e Marco Pissardo


FILIPPO ROSACE


Bolzano. L’estate biancorossa tarda ad infiammarsi. Ad un mese dal ritiro precampionato, l’Alto Adige non ha ancora messo nero su bianco al dopo Zanetti, nel senso che il ds Paolo Bravo non ha ancora deciso su quale profilo puntare, scegliendo il petalo dalla rosa dei tre nomi già espressi: Cevoli, Bianco e Sottili.

«Siamo al punto che a metà della prossima vorrei decidere sull’allenatore – dichiara Paolo Bravo - anche se le idee sono ormai abbastanza chiare. Chi tra Cevoli, Sottili e Bianco? Sono tre candidati reali anche se ho valutato altre situazioni di altri allenatori».

Quindi ancora nulla è definito sul nome di chi è destinato a cogliere l’eredità di Zanetti, maggiori certezze riguardano le caratteristiche che dovrà avere il prossimo allenatore dell’Alto Adige.

«Sono alla ricerca di un profilo – spiega il direttore sportivo biancorosso - che dimostri entusiasmo nel venire a lavorare in una piazza come quella di Bolzano, considerandola come un’opportunità di un proprio rilancio e, nello stesso tempo, di costruire un progetto a medio termine. Quindi stiamo parlando di un allenatore da fidelizzare e che sia disposto a lavorare insieme per due-tre stagioni consecutive. Non sarà una figura di quelle navigate ma sicuramente un professionista serio e che ha voglia di vivere e costruire insieme una splendida avventura. A mio avviso non è un problema di tempistiche, ma è la mia necessità di trovare l’incastro giusto per tutto. La scelta dell’allenatore dev’essere pienamente condivisa e deve andar bene al mondo Bolzano, per questo sto cercando un allenatore che s’incastri bene in questi scenari…di allenatori ce ne sono tanti ma bisogna saper scegliere quello giusto».

Il nome del nuovo allenatore, servirà anche per riavviare i lavori in corso finalizzati alla costruzione dello scacchiere altoatesino della prossima stagione.

«Diciamo che la squadra fondamentalmente è già impostata – continua Paolo Bravo – per quanto riguarda i nuovi arrivi i contatti sono stati avviati è sono tutti nomi che rientrano nel gradimento del prossimo allenatore. Stiamo vivendo un momento che definirei di transizione in cui ci sono delle situazioni in stand by, ovvero da definire concretamente, soprattutto per quanto riguarda alcuni giocatori condivisi (leggi prestiti, ndr) che rientrano a pieno titolo nel nostro piano di crescita. I nomi? Mazzocchi e Lunetta ad esempio, con i quali mi piacerebbe dare seguito al percorso già tracciato. Nel momento ci sarà l’indicazione del nuovo allenatore ogni tassello sarà messo al suo posto. Il portiere? Sarà un under già rodato (in lizza ci sono i nomi di Alessandro Confente classe ’98 proprietà del Chievo Verona e Marco Pissardo, classe ’98 proprietà dell’Inter, ndr) però non abbandono l’idea Ravaglia, ragazzo serio e bravo che vorrei restasse con noi».

Il nuovo Alto Adige, compagine che si appresta a firmare la ventesima partecipazione consecutiva tra i professionisti della terza serie, avrà comunque delle caratteristiche precise: «Penso ad un Alto Adige che riesca a proseguire il lavoro impostato da Paolo Zanetti in queste due stagioni, parallelamente ai progressi fatto la società. Dovrà essere un Alto Adige dotato di grande determinazione, duro a morire e con una sua precisa identità. Il nostro mercato? Siamo consapevoli che non possiamo prendere le stelle, ma tutti insieme dovremo lavorare per comporre il nostro cielo di stellato».

L’ultima battuta del ds Paolo Bravo è rivolta ai verdetti che hanno accompagnato le neopromosse in cadetteria, completati, sabato sera, dall’ingresso del Trapani. «Le neo promosse in serie B hanno rispettato i pronostici…magari proprio il Trapani è stata una sorpresa perché a parer mio ritenevo più forte il Catania. Ma nel calcio tutto può succedere, così com’è successo nel nostro girone dove ha prevalso il Pordenone anche se a livello di potenziale avrei indicato ad occhi chiusi Ternana e Monza».













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