Appuntamento con la storia con l’Atalanta in campo l’Italia 

Calcio Champions League. Oggi la sfida tra la Dea e il PSG degli sceicchi apre il programma dei quarti di finale Gasperini: «Dopo l’eliminazione di Juventus e Napoli giocheremo per tutta l’Italia, con l’amore della provincia di Bergamo» 



Lisbona (portogallo). Bergamo come l’Italia, l'Atalanta come la Nazionale italiana. Nel paragone utilizzato da Gian Piero Gasperini e Marten de Roon c’è la grande attesa per la partita di questa sera con il Paris Saint-Germain. I quarti di finale di Champions League sono un appuntamento con la storia. Ed anche una occasione di riscatto per una delle terre più martoriate dal Coronavirus, con oltre 6mila morti. «Dopo l’eliminazione di Juventus e Napoli giocheremo per tutta l’Italia», promette il tecnico, dispiaciuto per l’assenza delle altre due italiane. «Ci portiamo dentro tante emozioni e situazioni vissute: contano tecnica, tattica e qualità, ma anche le motivazioni - sottolinea l’allenatore dei bergamaschi - l’amore della provincia di Bergamo, il saper regalare un sorriso e un segnale di capacità di reagire, che è di tutti i bergamaschi».

Rispetto sì, paura no

«A Bergamo abbiamo vissuto qualcosa per cui non ci sono parole. Pensare a cosa è successo ci dà una spinta in più», conferma de Roon. «Dal 14 settembre 2017, in Europa League contro l’Everton, a oggi, sempre passi avanti - aggiunge -. Abbiamo rispetto per il Paris Saint-Germain, ma paura no: possiamo battere chiunque». Parole che esprimono fiducia e ottimismo. «Il Psg domina da anni in Francia, è una grande squadra con grandi giocatori, ma per essere qui anche l’Atalanta ha superato squadre difficili - sottolinea -. Siamo fiduciosi di poter far bene».

Vuole ritardare il più possibile le vacanze, Gasperini, che non bada alle assenze tra i suoi giocatori. «Noi non abbiamo Gollini e Ilicic, di là Di Maria è squalificato. Mbappé e Verratti? Lo vedremo domani: il primo è straordinario, sposta gli equilibri - è la sua analisi -. Il PSG domina in Francia da anni, ha vinto le due coppe nazionali, ha giocato amichevoli mentre noi abbiamo chiuso il campionato con 13 partite in un mese e mezzo. Storicamente abbiamo sempre fatto bene nel doppio confronto, dopo aver conosciuto l’avversario sul campo: la gara secca è un’incognita».

Avanti con i valori

Gomez sarà “tuttocampista” con Pasalic sulla trequarti dietro Zapata; in mezzo anche Freuler, con Hateboer o Castagne e Gosens in corsia, davanti al terzetto difensivo Toloi-Caldara-Palomino; in porta Sportiello, l’unico atalantino ammalatosi di Covid-19. «Siamo la dimostrazione che anche senza blasone si può andare avanti coi valori, la passione e l’entusiasmo, risorse illimitate - sorride il Gasp -. Dobbiamo essere fiduciosi e orgogliosi del nostro percorso: se tra Shakhtar e Dinamo Zagabria non ci fosse stato un pari rocambolesco non saremmo andati avanti, ma poi abbiamo battuto entrambe vincendo anche andata e ritorno col Valencia».

Lo spauracchio Neymar

Tra gli avversari ci sarà Neymar, «tra i giocatori più forti al mondo: il modo migliore di affrontarlo difendendo su di lui è costringerlo sulla difensiva a sua volta. Con la concentrazione di tutti possiamo limitarlo», conclude il mister. «Alla fine la differenza la fa il campo - chiosa de Roon -. Cifre e guadagni non sono importanti: è importante solo se possiamo mettere in difficoltà l’avversario, non se Neymar guadagna più di tutti noi messi insieme».













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