Da campione di badminton a bomber in serie D grazie ai gol con lo Scena

scena. Badminton o pallamano. Sono le due specialità che Thomas Mair, il ventiseienne nuovo talento della Virtus Bolzano, avrebbe potuto intraprendere visto che in casa Mair, papà David è stato il...


FILIPPO ROSACE


scena. Badminton o pallamano. Sono le due specialità che Thomas Mair, il ventiseienne nuovo talento della Virtus Bolzano, avrebbe potuto intraprendere visto che in casa Mair, papà David è stato il presidente della sezione di pallamano mentre mamma Christine Klotzner insieme alla zia Maria Teresa s’impegnavano sul parquet nell’insegnare ai pargoli i segreti del gioco di origine indiana, inaugurato in Europa nelle sale albioniche della Badminton House. Tra quei pargoli c’era anche Thomas Mair, il futuro ariete dello Scena che, da sabato scorso, è stato inserito nel roster della futura Virtus Bolzano. Il badminton (volàno) è un gioco (diventato specialità olimpica ai giochi di Barcellona ’92) che richiede prestanza fisica e velocità: qualità che il giovane Thomas ha dimostrato sin da piccolo.

“Sono rimasto immediatamente affascinato da questo gioco – dichiara Thomas Mair – che nella sua semplicità richiede tanto dinamismo e potenza. Ho cominciato a frequentare la palestra insieme alla mamma ed alla zia, così da avviarmi ad una disciplina che mi avrebbe dato tante soddisfazioni”.

Badminton e calcio, quando ha deciso che il suo futuro sarebbe stato quello di attaccare la sfera di cuoio?

“Più che decisione si è trattato di una situazione spontanea, nel senso che mi avvicinai anche al calcio e una volta compiuti i dieci anni entrai a calciare il pallone nel settore giovanile del Maia Alta”.

La passione per il badminton, comunque, l’ha sempre coltivata tanto da decidere di tornare ad occupare una parte di campo con la racchetta in mano.

“E’ vero – conferma Mair – insieme a mio cugino Pirmin ho continuato a frequentare la palestra e così a 15 anni feci di nuovo ritorno e cominciai ad impegnarmi nell’attività agonistica ufficiale, tra tornei e competizioni nazionali e continentali”.

Nel suo palmarès ci sono in bella evidenza titoli importanti, vuole citarne qualcuno?

“Nel 2012 ho conquistato il titolo di campione italiano juniores nel singolo, doppio e misto. Sempre nel 2012 sono stato eletto “sportivo dell’anno” nell’ambito dell’iniziativa indetta dallo Sport Club di Merano. Gli Europei? Ho partecipato a quelli Under 17 del 2009”.

Bacheca ricca di titoli giovanili, il presupposto migliore per un futuro ancor più roseo sempre nel badminton, invece sette anni fa lei decise di indossare nuovamente scarpini e pantaloncini. Cos’è stata una folgorazione?

“No…non proprio, diciamo la conclusione del mio percorso didattico coincise con l’infortunio di mio cugino e compagno di squadra Pirmin. Avevamo giocato sempre insieme, sin da piccoli. Per cui non potendo continuare l’esperienza, virai sul campo da calcio cominciando ad indossare la maglia dello Scena”.

E in quella compagine che, a quei tempi, militava in seconda categoria, Thomas Mair si è imposto per qualità e gol, tanto da contribuire alle due promozioni: quella in Prima Categoria e quella recente nel campionato di Promozione. Tanta roba ed altrettanta soddisfazione, vero Mair?

“Nelle ultime sette stagioni ho giocato sempre con lo Scena, disputando 137 partite e segnando 94 gol. Come succede in ogni squadra il merito delle reti non è solo del sottoscritto, ma anche dei miei compagni che mi hanno dato l’opportunità di realizzare. E’ una bella cosa, vero, ma è altrettanto importante sottolineare il valore di un gruppo che da sette anni è rimasto praticamente lo stesso. Il merito è di tutti”.

In questa stagione, condizionata dal Corona Virus, lei è balzato alla ribalta nelle cronache sportive per aver conquistato il titolo di capocannoniere nel torneo di Promozione. Un obiettivo mica da poco e che ha saputo cementare in una competizione per lei tutta nuova. Insomma non si è fatto assolutamente intimidire dal debutto…

“Ho pensato a stare tranquillo…tutto qui! La nuova categoria mi ha imposto una nuova riflessione sui modi di approccio, ma, come detto prima, uno dei segreti è stata la forza del collettivo e la competenza del mister. Il mio campione di riferimento? Non ne ho uno in particolare…la mia squadra del cuore è il Bayern Monaco, per quanto riguarda i campioni del calcio li seguo un po' tutti, perché c’è sempre da imparare da ognuno di loro”.

Dalla prossima stagione giocherà in serie D con la maglia della Virtus Bolzano. Un doppio salto di categoria che impone ulteriori valutazioni. Il nuovo impegno la spaventa?

“Diciamo subito che sono contento dell’opportunità che ho avuto, ovvero quella di poter fare la preparazione con loro, e, successivamente, capire se sono pronto per la categoria. Sono contento di essere arrivato alla Virtus Bolzano dove spero di fare bene e crescere. Non mi pongo limiti anche perchè sono un ragazzo al quale piace confrontarsi con compagni di squadra più bravi e, grazie a loro, continuare a maturare. In questa Virtus Bolzano conosco solo Hannes Kiem per il resto non vedo l’ora di salutare i nuovi compagni di squadra che ho letto e visto sui giornali o anche su facebook. Il doppio alto di categoria non mi spaventa, certo non è una cosa da poco ma la mia filosofia è quella di divertirsi giocando al pallone, così come ho fatto nel badminton”.

Ha già fatto la conoscenza di mister Alfredo Sebastiani?

“Ancora no…diciamo che l’ho conosciuto attraverso i giornali ed anche dai commenti dei mei amici. So che è il miglior allenatore presente in regione. So anche che mister Sebastiani è uno dei più bravi nell’allenare i giovani calciatori. Insomma ci sono tutte le premesse…poi sarà il campo a dire l’ultima parola!”

A proposito signor Mair, tornerà a giocare a badminton?

“Veramente non ho mai smesso!”













Altre notizie

immagini

Il 25 aprile a Bolzano ha anche il volto dei giovani "resistenti"

Dal corteo alle celebrazioni: ecco le foto. La giornata si è articolata in diversi momenti partendo dal palazzo municipale, quindi in via dei Vanga, a Parco Rosegger - via Marconi, al cimitero civile d'Oltrisarco e cimitero ebraico, in via Volta, via Siemens, passaggio della Memoria (via Resia), con l'intervento delle autorità. Quindi piazza IV Novembre e piazza Adriano (foto DLife)

Attualità