I Giochi 2026

Essenziali e sostenibili: svelate le torce olimpiche di Milano-Cortina

Disegnate dall’architetto Carlo Ratti, pesano 1,7 kg e sono di alluminio e ottone. Presentate a Milano e Osaka con Carolina Kostner tra le madrine. Transiteranno anche ad Anterselva il 27 gennaio 2026



BOLZANO. Un oggetto che celebra innovazione, tecnologia e sostenibilità, il cui lungo viaggio toccherà il 27 gennaio anche Anterselva, sede delle gare di biathlon delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Lunedì 14 aprile le torce olimpiche e paralimpiche sono state ufficialmente svelate nel corso di due eventi simultanei, alla Triennale di Milano e all’Expo 2025 di Osaka, in Giappone. C’era anche Carolina Kostner, l’ex olimpionica gardenese di pattinaggio di figura, tra le quattro madrine, assieme Stefania Belmondo, Bebe Vio e Martina Caironi a celebrare questa tappa fondamentale della rassegna in programma nel 2026.
Le due torce si chiamano “Essential”, si presentano per il loro design assai creativo, con due differenti sfumature: quella olimpica presenta colori verdi e blu, mentre quella paralimpica presenta tonalità di bronzo. Colori non casuali, che vogliono celebrare il legame tra uomo e natura, sport e futuro. Caratteristica dei due oggetti iconici, che scandiranno il conto alla rovescia per i Giochi olimpici, l’aspetto legato alla sostenibilità. Le torce, infatti, presentano un sistema che permette di riutilizzarle e ricaricarle per ben 10 volte, riducendo così il numero di torce richieste per entrambe le staffette.

Metallizzate e cangianti, leggere, slanciate e di semplice eleganza: le torce delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina 2026 sono state disegnate per esaltare "il cuore della torcia, riducendo al minimo tutto quello che c'è attorno, ciò che potrebbe essere superfluo, e lasciare proprio la fiamma al centro". Lo spiega Carlo Ratti, l'architetto che ha disegnato le torce olimpiche. Accanto a due tedofore d'eccezione, Carolina Kostner e Martina Caironi, Ratti ha raccontato che a ispirare le torce di Milano Cortina sono state quelle delle Olimpiadi estive e invernali giapponesi degli anni Sessanta e Settanta, "due tra le torce più essenziali nella storia". "La sfida - ha ribadito - è stata quella di mettere la fiamma al centro e il resto di ridurlo all'essenziale".
La torcia pesa solo 1,7 kg ed è fatta in modo tale da poter essere riutilizzata e ricaricata fino a dieci volte. Di materiali riciclati, alluminio e ottone, ne verranno prodotte solo 1.500 per tutto il viaggio. Il bruciatore per la prima volta brucia biogas prodotto utilizzando semplicemente oli di frittura esausti o scarti della filiera alimentare che non vengono più riutilizzati quindi totalmente sostenibile.

Le due torce saranno protagoniste al Padiglione Italia per tutta la durata dell’Expo di Osaka e saranno esposte anche alla Triennale di Milano da maggio 2025 fino alla fine delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026.













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