Giovanni Malagò è a Losanna per lanciare la volata olimpica

I Giochi 2026. Mancano pochi giorni all’assegnazione delle Olimpiadi e “Milano-Cortina” si gioca la vittoria sul filo di lana. Il presidente del Coni porta una delegazione di qualità


MARCO MARANGONI


BOLZANO. I Giochi iniziano oggi con la prima riunione dell’Esecutivo del Comitato Olimpico Internazionale. Il governo dello sport mondiale tratterà diversi report, da quello degli atleti a quello dell’antidoping, dall’Agenda 2020 alle federazioni internazionali estive e invernali, e farà il punto sulle Olimpiadi estive, invernali e under 18, già assegnate. Punti importanti ma per l’Italia il punto focale è legato alla candidatura di Milano-Cortina, con Trentino e Alto Adige a spingere come cavalli rampanti, anzi, rampantissimi, per vincere la sfida contro Stoccolma-Åre e aggiudicarsi i Giochi olimpici della neve e del ghiaccio del 2026. Ieri è arrivato a Losanna il presidente del Coni Giovanni Malagò, il membro di nomina più giovane nel CIO. Il numero uno dello sport italiano metterà punto le ultime rifiniture della candidatura poi, lunedì 24, giorno della votazione, s’affiderà anche al suo Santo, San Giovanni appunto.

Malagò esprime ottimismo e positività, e soprattutto è consapevole che quella di Milano-Cortina è una candidatura forte. Nulla è stato lasciato al caso, dai testimonial sportivi e non (ci saranno 66 medaglie olimpiche e 16 campioni tra olimpici e paralimpici) alle coreografie delle presentazioni.

Certa la presenza del Sottosegretario Giancarlo Giorgetti, si attendono conferme degli arrivi – non ancora certi – del premier Giuseppe Conte e del ministro degli Interni Matteo Salvini.Compito della delegazione italiana sarà convincere i membri CIO considerati alla vigilia “indecisi”, circa 15-17. Saranno proprio i numeri il fattore dominante del voto. Dei 95 membri del CIO non voteranno gli italiani Franco Carraro (il secondo membro più anziano dopo il canadese Richard ‘Dick’ Pound), Ivo Ferriani e Malagò, i gli svedesi Stefan Holm e Gunilla Lindberg e tre membri sospesi o autosospesisi. Il presidente del CIO Thomas Bach di consuetudine si astiene dal voto. I votanti scendono così a quota 86 ma dalle rive del lago Lemano trapelano notizie che due delle otto teste coronate presenti nel CIO non hanno ancora confermato e pare non lo faranno nemmeno nei prossimi giorni. Il numero degli elettori scenderebbe così a 84 e quindi il quorum per ottenere le Olimpiadi sarebbe 43, il più basso degli ultimi 40 anni.La grande ‘Olympic Family’ è composta da ex atleti, personalità molto vicine allo sport e Capi di Stato, provenienti da 68 Paesi, 21 dei quali mai partecipanti alle Olimpiadi invernali. Il contingente più numeroso è l’Europa con 35 aventi diritto al voto, il più basso con 6, l’Oceania. Non vanno sottovalutati anche i membri più giovani che votano per la prima volta (34 su 86). Alle 18 di lunedì prossimo sapremo se l’Italia sarà per la terza volta sede dei Giochi invernali o se ci sarà la prima della Svezia.













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