la decisione

Hockey, a febbraio sospese tutte le attività delle squadre nazionali

“Siamo davvero addolorati – spiegano il presidente Fisg, Andrea Gios, il consigliere hockey Tommaso Teofoli, e il direttore sportivo delle squadre nazionali, Stefan Zisser – ma in questo momento si tratta dell’unica decisione possibile"



BOLZANO. L’evoluzione della situazione sanitaria legata al Covid-19, con la forte crescita dei contagi registrata nelle ultime settimane, ha spinto la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio a sospendere tutte le attività programmate per il mese di febbraio relative alle squadre nazionali di hockey su ghiaccio.

Niente raduni o tornei, dunque, per le formazioni azzurre senior e junior. Né maschili, né femminili.

“Siamo davvero addolorati – spiegano il presidente Fisg, Andrea Gios, il consigliere hockey Tommaso Teofoli, e il direttore sportivo delle squadre nazionali, Stefan Zisser – ma in questo momento si tratta dell’unica decisione possibile.

Soprattutto le nazionali giovanili svolgono un ruolo di grande importanza per i nostri ragazzi, che in maglia azzurra hanno la possibilità di crescere confrontandosi con i migliori talenti a livello interno e internazionale.

Purtroppo, per il secondo anno di fila questa possibilità può essere sfruttata solamente in maniera limitata, ma come Federazione faremo di tutto per poter recuperare quanto prima il terreno perduto”.

“In questo momento – proseguono Gios, Teofoli e Zisser – la nostra principale priorità deve essere quella di tutelare al massimo la sicurezza e la salute di giocatori, tecnici e membri dello staff, senza contare che svolgere un raduno anche solo di pochi giorni, in piena pandemia, comporta degli aggravi organizzativi quasi insostenibili.

Oltre a ciò, come Federazione abbiamo il dovere di proteggere il più possibile il lavoro delle società che partecipano ai vari campionati nazionali e internazionali, già falcidiati da spostamenti e annullamenti di partite.

Non possiamo permetterci di creare ulteriori fonti di rischio per la diffusione dei contagi all’interno dei club, che da quasi due anni stanno pagando un prezzo molto alto fra maggiori costi e riduzione delle entrate dovute anche alle limitazioni per l’accesso del pubblico agli stadi.

Vogliamo a tutti i costi garantire una prosecuzione della stagione nei vari campionati nazionali che sia la più corretta e lineare possibile, cercando di rispettare sia i calendari che i valori in campo".













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