IN MINNESOTA

Hockey, arrestato Mark Pavelich ex stella del Bolzano

L’ex campione dell’Hockey Club Bolzano (1987 - 1989), oggi 61 anni, è stato arrestato per aver aggredito e ferito alla schiena un vicino di casa con una spranga


Marco Marangoni


BOLZANO. Dramma per Mark Pavelich. L’ex stella dell’Hockey Club Bolzano (1987 - 1989), oggi 61 anni, è stato arrestato per aver aggredito e ferito alla schiena un vicino di casa con una spranga di metallo. I due stavano pescando nella zona del lago di Lutsen in Minnesota quando, pare per motivi legati ad una birra, hanno iniziato a litigare. Attualmente l’ex professionista si trova rinchiuso in un carcere della contea di Cook.

Il passato biancorosso

Pavelich con la maglia biancorossa ha disputato 88 incontri contribuendo alla conquista dello scudetto della stella (decimo) del 1988 assieme, tra gli altri, a Kent Nilsson e Mike Zanier. Pavelich è noto nel mondo hockeistico per aver offerto l’assist vincente a Mike Eruzione nella storica finale delle Olimpiadi di Lake Placid 1980 vinta all’overtime contro l’Unione Sovietica che in quegli anni dominava sulla scena mondiale. Pavelich fu un grande protagonista di quella Olimpiade e di quella finale che venne ribattezzata “Miracle on Ice”.

Dietro a questo improvviso attacco di Pavelich nei confronti di un’altra persona ci sarebbe una storia drammatica. La sorella di Mark, Jean Gevik, sostiene che il fratello sarebbe affetto da encefalopatia traumatica cronica degenerativa causata da «tutte le commozioni cerebrali e i colpi che ha subito in Nhl» aggiungendo che si tratta di una malattia con sintomi quali «comportamento irregolare, mancanza di controllo degli impulsi, perdita di memoria e depressione».

Gevik ha aggiunto che suo fratello «è la persona più gentile che abbia mai conosciuto» e che adesso «è un uomo totalmente diverso» precisando che «aveva problemi di rabbia ma non ha mai fatto del male a nessuno, nemmeno in Nhl quando i giocatori vengono picchiati e non si vendicano mai».

Pavelich ha disputato sette stagioni nella lega professionistica nordamericana indossando le casacche di New York Rangers, Minnesota North Stars e San Jose Sharks per un totale di 355 partite (137 reti e 192 assist). A pesare sullo stato psicologico di Mark ci sarebbe anche la morte della giovane moglie Kara, caduta accidentalmente da un balcone al secondo piano della loro casa di Lutsen sette anni fa.













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