IHL ferma: fischietti in sciopero 

Hockey. La protesta del Gruppo Arbitri Hockey Ghiaccio è scattata dopo la bocciatura federale della richiesta di aumento delle diarie del 24% Il presidente Fisg, Gios: «Non potendo gravare le società di costi aggiuntivi e non avendo previsto gli aumenti a bilancio, non potevamo dire di sì»


MARCO MARANGONI


Bolzano. C’è sempre una prima volta. Il vecchio ma sempre attuale detto ha colpito ancora e riguarda l’astensione dal lavoro degli arbitri italiani di hockey su ghiaccio. Capi arbitri e guardalinee hanno detto che fino a domenica 13 ottobre compresa, non arbitreranno le partite dall’Italian Hockey League (IHL) ai campionati giovanili. È un fatto storico: mai gli arbitri avevano incrociato le braccia. Questa presa di posizione potrebbe, però, scappare di mano perché il commissariamento del Gruppo arbitri sembra essere molto vicino. Ciò significherebbe, in un primo momento, designazione diretta da parte della Federazione italiana sport del ghiaccio (Fisg), quindi nuove elezioni per i vertici del settore arbitrale.

I direttori di gara – circa 120 in Italia – oltre ad accusare ritardi nei pagamenti (anche fino a otto mesi), vorrebbero un incremento dei rimborsi delle diarie arbitrali del 24%, per una spesa complessiva che s’aggirerebbe sui 40mila euro. La Federazione ha risposto che allo stato attuale non è possibile gravare ulteriormente sulle società – che evidentemente concorrono a coprire le spere per gli arbitraggi, con i contributi attuali che sono 350 euro per IHL, 180/250 per i playoff per la IHL Division I e 150 euro per IHL Women – perché già in difficoltà e comunque prima di elargire incrementi ci vuole un progetto valido per il rilancio del settore arbitrale.

La querelle tra Gahg (Gruppo arbitri hockey ghiaccio) e Fisg è da sempre una bomba a orologeria, di tanto in tanto scoppia ma questa volta pare lascerà “detriti”. Il presidente della Federghiaccio, Andrea Gios è furente, attacca il presidente degli arbitri, Renzo Stenico, ricostruisce l’ultimo periodo di tira e molla e annuncia severi provvedimenti. Dall’altra parte Stenico, presidente del Gahg dal 1996, risponde e apre a un tavolo d’incontro. Il ghiaccio è decisamente bollente.

«Stenico mi ha presentato una lunga lettera alla quale ho dato seguito dando la disponibilità per un incontro, previa presentazione di un progetto di riforma e ristrutturazione, di formazione degli arbitri, con supervisori e una graduatoria meritocratica con chi sbaglia resta fermo e chi arbitra correttamente viene valorizzato – precisa Gios –. Ho chiesto più a volte a Stenico di invitare al corso di settembre il capo arbitro della EBEL, niente da fare, lui invita sempre il solito. Lunedì scorso in consiglio federale ha portato un documento nel quale chiedeva un aumento per gli arbitri. È stato bocciato perché 40mila euro adesso tecnicamente non è possibili elargirli perchè non possiamo aumentare i costi alle società e da parte federale non abbiamo previsto i suddetti aumenti a bilancio. Così abbiamo deciso di lasciare invariato l’importo dello scorso anno. Chiedo agli arbitri un po’ di serietà, se arriveranno delle giustificazioni per impegni di lavoro o sanitari noi prenderemo, atto ma gireremo tutto alla Procura federale che deciderà il da farsi. Questo è un ricatto, un comportamento antisportivo. Prossimamente faremo una delibera che preveda che partite fino a Under 19, in assenza di arbitri, possano essere arbitrare da due allenatori o due giocatori».

Con il pentolone in piena ebollizione, Stenico risponde deciso: «Questa non è una mia presa di posizione, io sono solo il portavoce degli arbitri che tramite la mia persona hanno fatto una richiesta». Circa le improvvise indisposizioni dei direttori di gara e linesman, il capo degli arbitri aggiunge: «Se una persona mi dice che è indisponibile fino a domenica cosa posso fare? A quel punto ho dovuto comunicare alla Federazione che non riuscivo a fare le designazioni. Non voglio polemiche - è la conclusione di Stenico -, siamo disposti a sederci attorno a un tavolo, parliamone».

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