BOLZANO.  Lo dai per morto e alla fine risorge. Dai l’allenatore ormai con le valigie in mano e poi tira fuori dal cilindro la piccola-grande impresa. Dai il portiere già sull’uscio dello spogliatoi e poi salva la partita. Tutto questo e molto altro è il grande cuore biancorosso, orgoglio e passione, con la perenne voglia di vittoria e stupire. Il Bolzano dopo una settimana nera, nerissima, nel corso della quale ha incassato quattro scoppole consecutive (in meno c’è anche quella in Champions contro Salisburgo), ieri sera è risorto. I Foxes hanno stupito i 1500 spettatori occorsi al Palaonda – con l’arrivo delle temperature autunnali, dell’apertura dei palazzetti ad una percentuale più alta, si spera in una cornice ancor più bella – battendo il Fehervar. I magiari, primi nella classifica dell’Ice Hockey League, erano sbarcati nella conca di Bolzano con l’intenzione di conquistare tre punti ma alla fine hanno ripreso il pullman con tanta amarezza per la sconfitta e forse per essersi “svegliati” un po’ troppo tardi. I biancorossi, andati sul 4 a 1 in avvio di terzo drittel, sono stati bravi a non capitolare nei concitati minuti finali quando nel frattempo gli ungheresi avevano ridotto a una rete lo svantaggio.