Il Bolzano vince e per ora basta Ma servirà anche il gioco 

La sfida. Il Bolzano rialza la testa e muove per la terza gara di fila la  propria classifica. Contro Dornbirn finisce 5-2, al termine di una gara  decisamente brutta. Prima rete in carriera con i Foxes di Stefano Marchetti che nel giorno del 33esimo compleanno si fa un bel regalo


Thomas Laconi


Bolzano. Tre punti e basta. Al Palaonda torna il sorriso. Bolzano rialza la testa e muove per la terza gara di fila la propria classifica. Contro Dornbirn finisce 5-2, al termine di una gara decisamente brutta, nella quale Bernard e compagni hanno centrato l'obiettivo più importante. Vittoria doveva essere e vittoria è stata. I biancorossi sorridono per una serata, condotta sempre avanti, nonostante le due rimonte ospiti. Poi nel terzo drittel, dominio quasi totale e due reti, di Sylvestre e Marchetti, che hanno messo in ghiaccio la serata in favore delle Volpi. Domenica nuovo appuntamento e punti ancora preziosi da conquistare nella lunga e scomoda trasferta in Ungheria contro il Fehervar.

Bolzano riparte con un Arniel in più nella delicata sfida del Palaonda, a caccia di tre punti fondamentali per ritrovare un po' di serenità. In Via Galvani l'avvio è tutt'altro che esaltante. Sul ghiaccio si vedono tanti errori, in ogni angolo della pista, ma i biancorossi, nel grigiore assoluto, sono la squadra più propositiva in pista. Bolzano ha una voglia matta di segnare e scacciare via tante paure, ma come sempre fatica a dare profondità alla propria manovra offensiva. Succede poco al Palaonda, il pubblico talvolta spazientito, sbuffa sulle tribune, ma quando Spinozzi pesca l'1-0, dopo un tiro deviato di Bardaro, torna improvvisamente il buonumore. Dornbirn è squadra modesta, in pista fatica tantissimo, eppure, incredibilmente, dopo un primo drittel a tratti imbarazzante, riesce anche a sfiorare il pareggio. Peccato per Trupp che il disco, dopo una veloce ripartenza, si stampi sul primo palo. La fortuna assiste i Foxes, ma l'1-0 del primo drittel è comunque meritato.

Alla ripresa il Bolzano parte subito bene, pattina tanto e ha una marcia in più. Rinne ha tanto lavoro da sbrigare e quando Bardaro, solissimo davanti alla gabbia, sbaglia un gol già fatto, arriva, puntualissima, la frittata. Dornbirn viaggia bene in contropiede, Subban (ottimo giocatore il fratello del fenomeno P.K) pesca Bau Hansen che confeziona il pareggio. Tutto da rifare, solito ritornello. I Foxes creano e disfano e scivolano sulle proprie amnesie. Il Palaonda torna a raffreddarsi, la gara, a tratti, è orribile, di hockey se ne vede poco, ma il cuore biancorosso, quello di Daniel Frank, come per magia, emerge dal nulla nel momento più delicato. L'attaccante meranese segna la seconda rete della sua stagione, dopo un lavoro di forza davanti a Rinne. La svolta? Decisamente no. Dornbirn riprende in mano il volante e pareggia con Rapuzzi, che inganna Irving (e anche gli arbitri) con una deviazione volontaria di piede degna del miglior Higuain. Nuovo pareggio, ma non è finita. Giliati, lasciato incredibilmente solo, indovina un lunghissimo contropiede e fulmina Rinne per il 3-2. Succede di tutto, Alberga manca il 4-2 (grande Rinne), ma il Bolzano chiude avanti anche la seconda frazione. Decidono gli ultimi 20 minuti, si gioca a porta romana, quella di Rinne, ma la truppa di Beddoes sbaglia l'impossibile. La tensione resta alta, poi il triangolo magico Catenacci-Sylvestre-Bardaro chiude i giochi, regalando all'ex Asiago il primo sigillo in stagione. La gara finisce qui, non prima però della prima rete in carriera con i Foxes di Stefano Marchetti, che nel giorno del 33esimo compleanno si concede una gioia incredibile. Bene così.

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