una realtà con grande tradizione

Il “Chievo” d’Austria nato nel 1930

Diversi altoatesini nella squadra tirolese: il primo fu Harasser



Il calcio austriaco brilla con il biancoverde Swarovski. Il Wattens Swarovski che milita nella Erste Liga (la serie B austriaca) è oramai diventato uno dei punti di riferimento del calcio tirolese, grazie alla lungimiranza di una proprietà (Swarovski appunto) che ha contributo ad eleggere la società calcistica tra i modelli da imitare. Le origini del Wattens hanno una storia antica.

Il primo anno, dei settantasette di storia biancoverde, fu redatto nel 1930 quando fu costituito lo "Sportclub Wattens", che si iscrisse alla Tiroler Fussballverband, militando per diversi anni nei campionati regionali. Nel 1953 la squadra, ribattezzata Sportverein Wattens, fu promossa in Arlbergliga, all'epoca il secondo livello nazionale, e nel 1968, vincendo il campionato di Regionalliga West, ottenne la prima promozione della sua storia in Nationalliga, dove rimase fino al 1971. Stagione che diede il via alla fusione con il Wacker Innsbruck che durò fino al 1986, portando in bacheca con cinque titoli nazionali e i quarti di finale di Coppa dei Campioni nel (1977-1978). Nell'estate del 1986 lo Swarovski Tirol rileva la licenza professionistica del Wacker, ricominciò dal campionato regionale per poi approdare nell'attuale Erste Liga. Al Wattens hanno guardato con particolare attenzione anche i talenti del calcio altoatesino. A cominciare da Reinhold Harasser che può essere considerato tra i primi altoatesini "dell'era moderna" a vestire la maglia biancoverde. L'estremo difensore, uno dei protagonisti dello storico Alto Adige targato Insam e Huber, arriva sulla sponda tirolese nella stagione 2005-2006 inanellando ottantadue presenze in prima squadra sino alla stagione 2009-2010. In maglia Wattens e stabilmente in prima squadra anche David Zimmerhofer, già terzino della Berretti dell’’Fc Alto Adige e a seguire sono arrivati alla corte del presidente Gernot Langes-Swarovski anche Justine Pfeifer da Varna, diciottenne centrocampista cresciuto nel settore giovanile dell'Alto Adige e, successivamente, in quello del San Giorgio. Dalla Pusteria è arrivato, invece, Mark Milesi diciannove anni e con tanta voglia di sfondare.

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