L'INTERVISTA paolo bravo 

«Il mercato non è terminato Stiamo facendo qualcosa in più» 

Il diesse dell’Fc Südtirol. Stiamo valutando la possibilità di  acquisire altre due pedine importanti : un terzino destro ed anche un centrocampista. Lavoriamo con l’obiettivo di incrementare la rosa


FILIPPO ROSACE


Mercato, siamo alle battute finali. Mancano undici giorni al suono del “Big Ben” (il sipario calerà il prossimo 1 febbraio) che sancirà lo stop ad ogni trattativa, e in quest’ultimo spaccato il Direttore Sportivo del Suedtirol Paolo Bravo continua a tessere una teoria articolata di confronti, discussioni, proposte ed anche, perché no, accordi e contratti.

Direttore dopo gli arrivi di Mattia Marchi e Davide Voltan, prevede che ci possano stilare altre previsioni in ottica nuovi arrivi?

“Certo, il nostro mercato non è ancora finito. Stiamo valutando la possibilità di acquisire altre due pedine: un terzino destro ed anche un centrocampista. - risponde deciso il Ds biancorosso – Lavoriamo con l’obiettivo di incrementare la rosa a disposizione di mister Vecchi, e lo facciamo perché vogliamo star tranquilli, per questo stiamo facendo qualcosina in più rispetto agli altri anni”.

Suedtirol capolista (in attesa del recupero del Padova) a conclusione del girone di andata. Posizione che legittima un bilancio interamente positivo?

“Ritengo che la nostra attuale posizione di classifica sia giusta, ovvero meritata. Faremo di tutto per mantenere questa leadership, e per questo non vogliamo sbagliare alcuna mossa. L’occhio alla qualità ed alla quantità del gruppo è una dei valori determinanti per il raggiungimento dello scopo. Sappiamo comunque che il nostro girone è difficilissimo, dove tutte le partite possono avere la loro storia. Non ci sono risultati scontati. Girone duro e complesso che nel girone di andata il Suedtirol ha affrontato a testa alta e con grande merito, ritengo che il percorso compiuto dal mister e dai ragazzi sia stato davvero straordinario”.

Questo deciso intervento sul mercato invernale è stato reso possibile anche dal maggiore convincimento della società circa i possibili e importanti futuri obiettivi?

“Ogni intervento è stato affrontato con decisione e convinzione da parte di tutta la società ed il sottoscritto. Le grandi strategie le scegliamo e le condividiamo insieme. Ci troviamo in una situazione di classifica che non ci era mai capitata, una situazione di altissima competizione per cui la disponibilità della società è quella di fare tutto il possibile per poter rimanere lì sino alla fine”.

Qual è il settore del campo che, secondo lei, abbisogna di ulteriori ritocchi?

“Sinceramente non credo ci sia un settore che paventi delle lacune. Il fatto di incrementare il gruppo è visto anche bella logica di affrontare adeguatamente le prossime diciannove gare che ci attendono. Dobbiamo pensare che nel girone di ritorno si giocherà una partita ogni 4,4 giorni. Una media sicuramente importante e che impone ad ogni società che ha delle ambizioni di avere più uomini possibili a disposizione, così da poter operare un turn over adeguato e senza che il potenziale ne risenta. Discorso che va fatto nel caso in cui ci potrebbero essere degli infortuni. Ricordo che lo scorso anno alla vigilia del playoff con la Triestina avevamo sette giocatori indisponibili…e spero che questo non succeda più”.

Le ultime partite del girone di andata si sono rivelate utili a sgranare il lotto delle possibili candidate alla vittoria finale. Lei ritiene che l’attuale classifica rispecchi fedelmente i valori in campo oppure nella fase discendente si potrebbero registrare nuovi indicatori, come quelli che potrebbero riguardare Triestina e Feralpisalò attualmente lontane dalle posizioni che contano?

“In questo senso bisogna fare una distinzione – specifica il Paolo Bravo – Se parliamo delle possibili favorite a conquistare la serie B dalla porta principale per quanto mi riguarda indico Perugia e Padova su tutte, poi vengono Modena, Cesena, Sudtirol e Triestina. Queste sono le squadre che a mio avviso lotteranno fino alla fine per poter accedere alla cadetteria dalla finestra principale. Se ci riferiamo ai playoff è chiaro che in questo range ci rientra anche la Feralpisalò unitamente a tutte le altre che non avranno conquistato il salto di categoria al termine della stagione regolare”.

Lei ha detto che il percorso compiuto fin qui dal Suedtirol è stato straordinario. Non ritiene che sarebbe potuto andare ancora meglio se qualche elemento avesse inciso con maggiore determinazione in campo? Pensiamo a giocatori di valore come Rover e Greco.

“E’ chiaro – conclude il Ds biancorosso Paolo Bravo – che qualche elemento deve guadagnare il migliore stato di forma che, comunque, sta dimostrando di lavorare bene per raggiungere l’obiettivo. Per mia abitudine mi esprimo mai sui giocatori ma questa volta voglio fare un’eccezione. Parlo di Rover che considero un calciatore di categoria superiore. Rover è un giovane attaccante che, mediamente, si procura due-tre occasioni da gol a partita. A mio avviso deve solo migliorare nella fase di finalizzazione. Questo fa parte anche di quel percorso di crescita accennato prima. Rover è un giocatore forte, che compie quindici scatti determinanti in ogni partita…mi piacerebbe avere undici Rover”.

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