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Il sogno del Südtirol si ferma a Bari: i pugliesi in dieci centrano la finale per la Serie A

I padroni di casa spinti da uno stadio caldissimo: adesso affronteranno una tra Cagliari e Parma



BARI. Il sogno della storica serie A in Alto Adige si è spento per il Südtirol allo stadio S. Nicola di Bari.

Dopo la vittoria al Druso con gol di Rover, i biancorossi di Bisoli avevano due risultati a disposizione: espugnare l’Astronave pugliese o pareggiare. Invece, ridotti in 10, i pugliesi hanno trovato il gol decisivo nella ripresa, che è servito per far pesare la loro miglior posizione, il 3° posto, alla fine della stagione regolare.

E così sono stati i padroni di casa a centrare la finale per la massima serie, contro Parma o Cagliari che si affrontano oggi (all’andata 3-2 per i sardi) di Ranieri). Il Bari sogna di tornare in A a fianco di Frosinone e di Genoa, ma ha ancora un ostacolo. Il Bari è partito subito forte e per quasi tutto questo primo tempo ha schiacciato il Südtirol nella propria metà campo. La squadra di Mignani assedia l’area biancorossa e attacca da destra con Dorval e da sinistra, provando a innescare Cheddira.

Sulle palle alte però il Südtirol ha avuto sempre la meglio con Zaro e Vinetot imperiali centrali a respingere. Il primo brivido per Poluzzi è arrivato al 34' con un'azione in verticale: Ricci-Esposito per il marocchino Cheddira con quest'ultimil bomber pugliese che si è girato in area e ha concluso col destro ma il pallone si è perso di poco al lato del palo.

Poi è stato ancora l'attaccante marocchino, stavolta di testa, a creare scompiglio nell'area avversaria nel secondo minuto di recupero e subito dopo è stato Vicari, con una girata di testa, a indirizzare verso Poluzzi che ha compiuto un autentico miracolo, prolungando oltre la traversa la conclusione del difensore avversario.

Tanto Bari ma in pieno recupero (minuto 48’) ecco l'episodio che cambia il match nella ripresa: da un rimpallo nell’intasata area tirolese la palla schizza in contropiede e il difensore napoletano ospite, Curtio, galoppa verso l’area di Caprile, indisturbato e in vantaggio su Ricci che lo rincorre e in prossimità del limite dell’area, prima del tiro a botta sicura, il difensore di casa è costretto a fare fallo da dietro. Per Sozza è naturalmente rosso diretto a Ricci e il Bari in inferiorità numerica poi la punizione scagliata da Celli incoccia nelle gambe della difesa e fa la barba al palo. Inizia la ripresa e nonostante l’handicap di giocare in 10 il Bari produce due fiammate con Esposito.

In queste condizioni la strategia difensiva orchestrata da Bisoli ne è sicuramente avvantaggiata. È entrato Siega per tutelare la squadra ed è uscito l’ammonito Shaka Eklu, il colosso ghanese che si era ben comportato sulle sfuriate pugliesi. Al 23’ mister Mignani sforna una tripla sostituzione e dal mazzo dei subentrati tira fuori il «coniglio magico» di Leonardo Benedetti, 22enne spezzino acquistato in prestito dalla Samp, che in area, ricevendo un cross dalla destra, trova una girata stupenda, di prima intenzione, che trafigge Poluzzi, senza scampo.

Poi Folorunsho suggerisce verso Cheddira, che cade in area dopo un contatto con Zaro, l'attaccante del Bari guarda l'arbitro che fa segno di proseguire. I biancorossi provano a far pesare la superiorità ma trovano la difesa barese e Caprile sempre attenti. Mischie nel finale con 8’ di recupero: Tait e Carretta si mangiano il pari. Il Südtirol esce a testa alta dai playoff da matricola terribile.













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