Inter - Juve, il derby d’Italia si gioca anche in panchina 

Calcio serie A. Stasera la classicissima. Conte: «Penso che nessuna squadra in Italia possa dire di aver colmato il gap con la squadra bianconera». Pirlo: «Antonio cerca di togliere pressione ai suoi ragazzi per trasmetterla a noi: ma ci sta»



Milano. Bisogna avere rispetto per la Juventus perché calcisticamente ha dominato gli ultimi anni scavando una forte distanza rispetto alle avversarie, un gap che nessuna squadra italiana e' riuscita ancora a colmare. L'Inter si è avvicinata e la sfida con la Juve servirà a stabilire quanto lontano possono spingersi i nerazzurri. Breve conferenza di Antonio Conte alla vigilia del derby d'Italia a San Siro nel segno del rispetto da parte di un grande ex bianconero che non vuole sentire parlare di squadre favorite, né sbilanciarsi in pronostici avventurosi. Tuttavia, tra Inter e Juventus è quasi uno spareggio o almeno un crocevia dal quale passano le ambizioni per lo scudetto.

"Sarà una gara - dice Conte - tra due squadre ambiziose che hanno voglia di lottare e vincere per ottenere qualcosa di importante. Ogni partita conta perché in palio ci sono sempre gli stessi punti. E' inevitabile però che la Juventus rappresenti un parametro di riferimento perché in questi anni ha dominato in Italia". "Non voglio indicare i favoriti, dobbiamo avere rispetto nei confronti di chi - spiega il tecnico nerazzurro - ha vinto per nove anni e vuole vincere ancora. E' il minimo che possiamo fare per quello che la Juventus ha dimostrato. Negli anni passati non c'è stata storia, noi abbiamo accorciato un po' lo scorso anno e speriamo di poter fare la stessa cosa perchè ricordo di campionati dove la Juve staccava le altre di 20-25 punti. Non una bella cosa" Una squadra - la Juve - che anche quest'anno, nonostante l'assestamento e l'esordio di Andrea Pirlo, resta forte e qualitativa. "Penso che nessuna squadra in Italia - sostiene Conte - possa dire di aver colmato il gap. La Juve ultimamente ha cambiato molto e ha preso giocatori di esperienza. Su una struttura che ha sempre vinto sono stati inseriti calciatori come Chiesa e Morata. Queste scelte dimostrano che c'è un grande lavoro per continuare a migliorarsi. In Italia, sono stati fatti tanti progressi. Attraverso il lavoro molte squadre stanno facendo cose importanti e si stanno avvicinando"

Andrea Pirlo cerca conferme dopo tre successi in altrettante gare nel 2021 (più il passaggio del turno in coppa Italia contro il Genoa ai rigori). Il suo modo di approcciare al big match, però, resta lo stesso dello scorso 6 gennaio: "E' una partita molto importante, ma non è decisiva ai fini dello scudetto" ha ripetuto alla vigilia del derby d'Italia. Ma Inter-Juve è una sfida che vale molto più dei tre punti in palio: "Rappresenta la storia del calcio, è una gara che va al di là del campo per tutto ciò che c'è dietro ai due club e noi andremo lì per vincere". Già, perché non esiste firmare per un pareggio: "Assolutamente no, non si parte mai per pareggiare ma proveremo a portare a casa i tre punti - la promessa dell'allenatore - e dovremo giocarcela a viso aperto: siamo la Juve, non dobbiamo aver paura di presentarci liberi di testa e di mettere in campo ciò che abbiamo provato in settimana". Inter contro Juve, ma anche Conte contro Pirlo: la sfida dei tecnici è già cominciata in conferenza. Perché se il nerazzurro ha precisato che "nessuno ha ancora colmato il gap con i bianconeri", il collega non si è minimamente nascosto: "Lo conosco bene, lui cerca sempre di togliere pressioni ai suoi ragazzi per trasmetterla a noi: ma ci sta e ce le prendiamo, d'altra parte vinciamo da nove anni di fila".













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Valeria Frangipane

Attualità