«Io e il mio amico Ibrahimovic faremo paura agli avversari» 

Calcio. Mario Mandzukic torna nel campionato italiano, e lo fa entrando dalla porta principale, quella del Milan «Mi sono allenato duramente negli ultimi mesi. Se non mi fossi sentito pronto non avrei accettato di venire in un grande club»



Milano. Mario Mandzukic torna nel campionato italiano, e lo fa entrando dalla porta principale. Il croato, dopo una breve parentesi nel campionato qatariota con la maglia del Al-Duhail, non ha resistito al richiamo dell'Europa e del Milan, oggi capolista e protagonista in Serie A. Mandzukic si sente in forma nonostante i suoi 34 anni: il caso Ibrahimovic conferma che la carta d'identita' possa essere un limite ma anche una risorsa, soprattutto in una squadra imbottita di giovani giocatori qual e' il Milan. "E' una squadra giovane, ma sono tutti giovani combattivi. Ognuno fa il suo lavoro. Io sono un professionista che da' sempre tutto. Se i giovani mi seguiranno sono felice". Dalla Croazia e da Zagabria, suo quartier generale per allenamenti in questi 9 mesi di inattivita', dicono che il ragazzo sia in perfetta forma, notizia confermata dallo staff medico del Milan dopo i primi allenamento a Milanello: "Mi sono allenato duramente negli ultimi mesi. Se non mi fossi sentito pronto non avrei accettato di venire in un grande club come il Milan. Ovviamente avro' bisogno di qualche giorno per conoscere i compagni di squadra, ma io sono pronto a dare il mio contributo quando il mister mi chiamera' in causa".

"In che percentuale sono rispetto al miglior Mandzukic? E' difficile dare una percentuale. Pero' posso dire che mi sento bene, negli ultimi mesi ho lavorato tanto, il mio fisico e' assolutamente pronto per tornare in campo. Non preoccupatevi, sto bene! Sono in forma". Mandzukic era, ed è tuttora, nei cuori dei tifosi della Juventus, che non hanno mai digerito quel divorzio forzato e anticipato con il club bianconero e con Maurizio Sarri, allenatore nella scorsa stagione: "Giocare contro la Juventus? Sarà come affrontare tutte le altre partite. Sul campo siamo rivali, poi fuori siamo ancora amici. Spero di rivedere presto i tifosi allo stadio. Ho sempre avuto un bel rapporto con i tifosi bianconeri, li rispetterò per sempre, ma ora io combatterò per il Milan e per i suoi tifosi. Non mi piace parlare del passato, voglio pensare solo al presente al Milan. Cosa è successo con Sarri? Chiedete a lui". Dall'altra parte gongolano i tifosi del Milan, desiderosi di vedere in campo il croato assieme a Ibrahimovic, altro giocatore dallo spirito combattivo: "Io e Zlatan abbiamo grande esperienza. E' importante incutere timore agli avversari e proteggere i compagni. Serve anche questo e io sono assolutamente pronto".

"Rebic? Ho parlato con Ante, siamo contenti di esserci ritrovati al Milan". Le concorrenti iniziano a temere, con un Milan che sta uscendo rinforzato da questa sessione invernale di mercato. Tutto ossigeno per mister Pioli, che potrà tirare il fiato dopo settimane di emergenza infortuni, covid e squalifiche. Il tecnico ha già le idee chiare su come utilizzare il croato, che si e' mostrato subito molto disponibile e umile: "Ho parlato con lui, e' una persona molto positiva. Mi ha chiesto della posizione, io ho risposto che gioco dove c'è ' bisogno". Mandzukic trova un Milan capolista, alla vigilia di un derby di Coppa Italia che poi si prolungherà in una presunta e probabile lotta scudetto. Non desiderava altro il croato, dopo sette presenze e un solo gol nella fugace parentesi asiatica. Ora torna a lottare per veri obiettivi, proprio come quando era alla Juventus: "Ho sempre lavorato tanto nella mia carriera.".














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