L’Alto Adige di domani è già nell’incubatore 

Calcio Serie C. Il presidente Walter Baumgartner all’indomani del “rompete le righe!” riflette «Mister Zanetti è sotto contratto perciò mi attendo che si continui a lavorare in sintonia in due»


Filippo Rosace


Bolzano. «Sono orgoglioso di voi». Con la voce rotta dall’emozione il presidente dell’Fc Alto Adige, Walter Baumgartner, ha rivolto il saluto di commiato ai giocatori biancorossi nell’incontro tenutosi presso il centro di Maso Ronco. Congedata la compagnia, il massimo rappresentante altoatesino si è poi appartato con mister Paolo Zanetti per avviare quelle “prove di chiacchierata” che, a fine maggio, dovrebbero scandire l’eventuale conferma o meno dell’allenatore al timone dell’Alto Adige edizione 2019-2020. Zanetti a parte, il cuore di Baumgartner batte ancora forte per le emozioni del «Brianteo» e per quella speranza poi spentasi nei secondi finali della gara. «È logico che sono ancora turbato – conferma deciso Baumgartner - perché tutti avevamo sperato di vincere a Monza. Successo che avrebbe creato i presupposti per andare molto avanti in questi playoff. Riuscire a recuperare due gol e ribaltare la situazione aveva spostato l’asse motivazionale dalla nostra parte... È andata come è andata e adesso bisogna pensare al futuro. Andremo avanti seguendo il nostro percorso, continuando a lavorare e cercando di fare le scelte giuste. Un lavoro impegnativo e costante i cui frutti si vedranno sempre alla fine del campionato».

Lavoro espresso in strategie da condividere con il mister. In questo caso però ci sarà da attendere qualche giorno, ovvero fino a quando il futuro Zanetti non sarà definito. «Cosa ci separa da Zanetti? Nulla! - afferma Baumgartner – l’allenatore è sotto contratto e perciò mi attendo che si continui a lavorare in sintonia e in due. Il mister conosce la nostra filosofia… La conosce dall’inizio alla fine. Lui è un ambizioso e anche noi lo siamo. L’Alto Adige continuerà a coltivare le proprie ambizioni seguendo la strada tracciata e vogliamo andare avanti su questo percorso. Se nei prossimi giorni accadrà qualcosa di diverso non lo so, la nostra intenzione è proseguire con Zanetti».

Le ambizioni passano non solo dalle emozioni, ma anche dai freddi numeri del budget. Ci sarà un incremento dei soldi a portafoglio per la nuova campagna acquisti?

«Abbiamo aumentato il budget ogni anno e lo faremo per la prossima stagione. Siamo abituati a gestire tutto con oculatezza e sotto la mia presidenza le cose rimarranno sempre così. Spendiamo i soldi che abbiamo a disposizione nel segno di garantire la continuità. Non facciamo cose folli perché non siamo questo tipo di società. Faremo sacrifici ma non follie».

Follie che tradotto in soldoni vorrebbe dire potenziare l’organico per renderlo di prima fascia, insomma tra le prime tre formazioni della categoria.

«Il nostro ds - prosegue Baumgartner - sa bene quello che deve fare, conosce la nostra filosofia e ci confrontiamo ogni giorno sulle cose. Ripeto: continueremo a lavorare con quella che riteniamo sia la base per costruire l’Alto Adige della prossima stagione, osservando ogni regola. Sarà Paolo Bravo a fare le proposte, sapendo di dover comporre una rosa equilibrata e competitiva».

Le regole da osservare sono quelle dei giovani: per il 2019-2020 la Lega ha deciso che non ci sarà nessun tetto di over o under; per i minutaggi dei giovani e per poter riscuotere il contributo, bisognerà utilizzare tre giovani a partita (270 minuti totali) fino a un massimo di cinque. Nuove regole che, secondo gli addetti ai lavori, finiscono con il penalizzare le società di media fascia...

«Sono state fatte delle scelte – spiega Baumgartner – e personalmente non sono convinto che siano equilibrate, ma bisogna accettarle. Qualcuno potrebbe dire che la fascia media delle squadre avrà più difficoltà, se sarà effettivamente così dovremo arrangiarci senza perdere di vista la nostra filosofia. Non sarò mai uno di quelli che si sofferma a riflettere su un regolamento che non può essere cambiato».

Attualmente alcune creature del settore giovanile dell’Alto Adige hanno intrapreso strade extraregionali. Quando si vedrà il talento altoatesino protagonista in prima squadra?

«Arriveremo - conclude Baumgartner - anche a questo! Ci saranno sempre i ragazzi che andranno a comporre i settori giovanili della massima serie, così ci saranno anche quelli che torneranno. Bisogna dare ai giovani la possibilità di crescere, così come ritengo sia arrivato il momento che i nostri giovani trovino posto in prima squadra. Creare un’Academy a Maso Ronco? Il nostro obiettivo principale è quello di far crescere l’ambiente regionale. Se poi ci sono ragazzi che vengono da fuori non ci dà fastidio, però non è il nostro compito quello di cercarli e formarli nel nostro interno. Nella Primavera di squadre di serie A, il 90% dei ragazzi provien dall’estero, e questo non può essere il nostro obiettivo...».

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