L’Alto Adige ha scelto: è Vecchi il nuovo mister 

Calcio serie C. In un ristorante di Caldaro raggiunto l’accordo tra Baumgarnter, Pfeifer, Bravo e l’allenatore che prima di tornare a Bolzano deve rescindere il contratto che lo lega al Venezia


FILIPPO ROSACE


Bolzano. Il dopo Zanetti è già iniziato. Stefano Vecchi, con ogni probabilità, sarà il nuovo allenatore dell’Alto Adige. Scelta definita nel tardo pomeriggio di lunedì, al termine dell’incontro che ha riunito, in un ristorante dell’Oltradige, il quarantottenne allenatore bergamasco, il presidente Walter Baumgartner, l’Ad Dietmar Pfeifer ed il Ds Paolo Bravo. Il cerchio, riguardante la scelta dell’allenatore, ha dunque mantenuto al centro il tecnico conosciuto ed apprezzato dalla piazza biancorossa per aver guidato l’Alto Adige, nella stagione 2012-2013, sino alla semifinale playoff persa contro il Carpi.

“Cerco un allenatore che abbia voglia di rilanciarsi e contento di lavorare in una piazza come quella di Bolzano”. L’indirizzo politico (calcistico s’intende) del Ds Bravo ha consentito al dirigente biancorosso di “guardarsi attorno” e valutare con la relativa tranquillità i curricula di Cevoli, Sottili e Bianco.

Soltanto al termine della scorsa settimana, il Ds Bravo ha colto l’opportunità della prima chiacchierata con Vecchi, reduce da una non brillante stagione sulla panchina del Venezia, dove dopo un avvio a fari spenti (una vittoria, un pareggio e quattro sconfitte) è stato sollevato dall’incarico, per far posto a Walter Zenga.

Il ritorno di Stefano Vecchi sulla panchina biancorossa, rappresenta un’opportunità importante per la società del presidente Baumgartner che, a vent’anni dal debutto sul palcoscenico del professionismo, vuole iniziare a costruire la strada che porta alla cadetteria. Obiettivo che, pur non essendo inserito nel business plan, proprio nella stagione 2012-2013 Stefano Vecchi in un certo qual modo sfiorò, uscendo di scena soltanto ad un passo dalla finalissima e cedendo il ruolo nel doppio confronto con il Carpi (che poi vinse i playoff), pur avendo dimostrato una netta competitività con i canarini emiliani. Mister Vecchi, una volta sottoscritto l’impegno biennale con l’Alto Adige, avrà modo di recuperare quel terreno, avendo a disposizione un “motore biancorosso” in massima parte collaudato e che, nei prossimi giorni, sarà completato con i nuovi innesti.

E’ chiaro che il potenziale arrivo di Stefano Vecchi dipenderà anche dalla rescissione di quel contratto che ancora lega il tecnico bergamasco al Venezia. “Formalità” che il presidente Tacopina e Vecchi disbrigheranno in queste ore, nella consapevole volontà di sciogliere un matrimonio non consumato.

L’arrivo di Vecchi, come detto, consentirà al Ds Bravo di poter finalmente completare la rosa dell’Alto Adige. All’appello mancano sei figurine: portiere, due terzini (destro e sinistro), un esterno sinistro, centrocampista ed attaccante. Il monitoraggio del Ds biancorosso, sarà adesso agevolato anche dalla competenza maturata da mister Vecchi nel mondo del calcio giovanile, esperienza in grado di suggerire tasselli under e di qualità.

L’esplorazione di Paolo Bravo è rivolta anche alla ricerca di un attaccante centrale stagionato, presenza che possa gravitare al centro di un attacco (Vecchi predilige il 4-3-3) biancorosso che già gode della presenza di Lunetta e Turchetta, insomma un pezzo da “ottantanove” (per dirla con le parole del Ds romagnolo) da portare a Bolzano e che possa garantire una dote di reti in doppia cifra. Attaccanti di peso i cui nomi cominciano a circolare ma dal peso economico altrettanto importante. Se l’obiettivo societario è quello di cominciare a completare la strada che porta alla serie B (nel breve periodo) sarebbe anche importante cominciare a rivedere i numeri di un budget che, rapportato al traguardo finale, comincia ad essere veramente stretto.

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