L’HC Bolzano ha messo nel mirino Fazio

Corvara. Mentre a Corvara il lavoro dell’HC Bolzano prosegue a ritmi spediti, in un clima disteso e di entusiasmo, nel capoluogo il direttore sportivo Dieter Knoll continua incessantemente le...



Corvara. Mentre a Corvara il lavoro dell’HC Bolzano prosegue a ritmi spediti, in un clima disteso e di entusiasmo, nel capoluogo il direttore sportivo Dieter Knoll continua incessantemente le operazioni in entrata per chiudere il cerchio e consegnare a coach Clayton Beddoes le ultime pedine per il roster. Ai Foxes, conti alla mano, mancano ancora tre pedine. Due certe, il portiere di riserva e l'ultimo terzino per completare il reparto, oltre naturalmente a Daniel Frank, ancora “congelato”, in attesa che dagli uffici della Knoma arrivino buone nuove. L'attaccante meranese lavora con un coach personale e spera soprattutto che Knoll riesca a far incastrare tutti i tasselli. Affinchè Frank possa proseguire la sua sesta stagione in maglia biancorossa, il Bolzano dovrà pescare un portiere con doppio passaporto da “zero punti” e un terzino oriundo. Per quanto concerne il goalie, in pole position al momento figura il giovane e talentuoso Justin Fazio, canadese classe 1997, il classico colpo last-minute che farebbe felici tutti, Frank compreso. Fazio vanta un curriculum a livello giovanile molto interessante. Dopo quattro stagioni in Ontario Hockey League, ha esordito da "pro" lo scorso anno nella US Sport, minors nordamericana di ottimo livello. Fazio, con la maglia della Queen's University, ha disputato 19 gare, parando con oltre il 93%. Nell'ultima annata in Ontario Hockey League è stato il portiere numero uno della lega a livello di percentuale parate (91,8%). Ora resta da capire se Fazio potrà ricevere il passaporto italiano nel volgere di qualche settimana. Burocrazia permettendo, i Foxes potrebbero dunque avere pescato l'erede di Jake Smith, trovando così la spalla da affiancare a Leland Irving. Non resta che attendere la famosa “fumata bianca”, che potrebbe arrivare a ore, giorni, ma anche settimane. Dalla Val Badia, intanto, coach Beddoes sta già imponendo intensità alle sedute giornaliere sul ghiaccio. Il coach è fiducioso: «Abbiamo un roster equilibrato – sottolinea – manca la grande stella, ma sono contento del materiale che ho a disposizione. Abbiamo tanti giocatori vogliosi di mettersi in mostra e con un buon pedigree: adesso si deve pensare a lavorare e a crescere gradualmente, sia in pista che come gruppo fuori dal ghiaccio». LACO

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